Scoperto possibile meccanismo all'origine del tumore del pancreas. Lo studio

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Si tratta di un "piano difensivo" sviluppato inizialmente per proteggere le cellule dall'infiammazione di questo organo. A indicarlo sono i risultati di uno studio condotto dal ricercatore Andrea Viale

Nuovi passi in avanti nella lotta contro i tumori. Un nuovo studio condotto dai ricercatori del Md Anderson Cancer Center di Houston, in Texas, ha scoperto un possibile meccanismo all'origine del tumore del pancreas: un "piano difensivo" sviluppato per proteggere le cellule dall'infiammazione di questo organo. I risultati dell'analisi suggeriscono che le cellule pancreatiche, in grado di adattarsi a ripetuti episodi infiammatori proteggendo inizialmente i tessuti dai danni, possono poi promuovere la formazione di tumori. Questo, secondo gli autori dello studio, avverrebbe in presenza di KRAS mutante, un oncogene che si trova in circa il 95% di tutti i tumori del pancreas.

Legame tra infiammazione e sviluppo del tumore

La pancreatite cronica è uno dei maggiori fattori di rischio per lo sviluppo del tumore. Nel corso dello studio, pubblicato sulle pagine della rivista specializzata Science, il team di ricerca coordinato da Andrea Viale ha cercato di fare chiarezza su questo legame. Nello specifico, i ricercatori hanno dimostrato, tramite test condotti su animali esposti a un'infiammazione acuta, che nelle cellule dell'epitelio del pancreas avvengono modifiche epigenetiche che costituiscono una sorta di "memoria dell'infiammazione", e che quando si espongono gli animali a un nuovo attacco, si ha una risposta più attenuata e con minori danni. "Abbiamo capito che questo processo adattativo è un meccanismo che il pancreas mette in atto per proteggersi dal danno che potrebbe causare una futura infiammazione", ha spiegato Andrea Viale, coordinatore del team di ricerca.
Dallo studio è emerso che in presenza di mutazioni di KRAS, le lesioni precancerose non spariscono col tempo come avviene normalmente in loro assenza. Quando le mutazioni si accumulano possono rendere irreversibili alcune delle lesioni e farle espandere. Il prossimo obiettivo dei ricercatori è quello di riuscire a sfruttare i meccanismi che il corpo mette in atto per proteggersi.
"Stiamo testando molecole in grado di indurre quelle lesioni pretumorali reversibili con cui il pancreas si difende per spegnere l'infiammazione. Fare ciò toglierebbe al gene KRAS la spinta ad acquisire quelle mutazioni che, nel lungo periodo, portano dall'infiammazione al tumore", ha concluso Viale.

Operativo 7 giorni su 7 e 24 ore su 24. Al suo interno, attualmente, vengono refertati con risultati tra le 24 e le 36 ore quotidianamente circa 1200 tamponi molecolari; con per un potenziale, praticamente doppio, di 3mila test giornalieri. Sono i numeri che raccontano, in estrema sintesi, la "potenza di fuoco" del laboratorio analisi di biologia e microbiologia molecolare dell'ospedale di Piacenza. Un presidio cruciale per la lotta al covid, ma non solo, i cui spazi sono stati recentemente riqualificati e potenziati. ANSA/US AUSL PIACENZA +++ NO SALES, EDITORIAL USE ONLY +++

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