Vaccino AstraZeneca, accordo con l'Ue: finisce il contenzioso legale

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Lo ha reso noto la Commissione Ue, spiegando che l'accordo "prevede il fermo impegno di AstraZeneca a consegnare, oltre alle circa 100 milioni di dosi consegnate fino alla fine del secondo trimestre, 135 milioni di dosi entro la fine del 2021"

L'Unione Europea ed AstraZeneca hanno raggiunto un accordo che garantirà la consegna delle restanti dosi di vaccino anti-Covid agli Stati membri secondo i termini dell'accordo di acquisto concluso il 27 agosto 2020 con la casa farmaceutica anglo-svedese. Lo ha annunciato la Commissione europea in una nota, precisando che l'accordo "porrà fine anche al contenzioso pendente dinanzi alla Corte di Bruxelles". (LE ULTIME NOTIZIE IN DIRETTA - VACCINO COVID: DATI E GRAFICI SULLE SOMMINISTRAZIONI IN ITALIA, REGIONE PER REGIONE)

I termini dell'accordo

Nello specifico, l'intesa, come spiegato dalla Commissione Ue, "prevede il fermo impegno di AstraZeneca a consegnare, oltre alle circa 100 milioni di dosi consegnate fino alla fine del secondo trimestre, 135 milioni di dosi entro la fine del 2021". La scaletta delle consegne sarà così delineata: 60 milioni di dosi entro la fine del terzo trimestre, 75 milioni entro la fine del quarto, e le 65 milioni rimanenti entro la fine di marzo 2022. "Ciò porterà il numero totale di dosi somministrate a 300 milioni di dosi come concordato contrattualmente", precisa Bruxelles nella nota. Agli Stati membri verranno forniti i piani di consegna e, nel caso di ritardi, si applicheranno sconti. "L'accordo odierno garantisce la consegna delle restanti 200 milioni di dosi di vaccino Covid-19 da parte di AstraZeneca all'Ue", ha dichiarato la commissaria Ue per la Salute e la Sicurezza alimentare, Stella Kyriakides, commentando l'accordo. "Anche se questa settimana abbiamo raggiunto l'importante traguardo della vaccinazione completa per il 70% degli adulti dell'Ue, ci sono differenze significative nei tassi di vaccinazione tra i nostri Stati membri e la continua disponibilità di vaccini, incluso quello di AstraZeneca, rimane cruciale - ha aggiunto -. E come più forte sostenitore della cooperazione e della solidarietà globale sui vaccini, continueremo ad aiutare il resto del mondo. l'obiettivo è condividere almeno 200 milioni di dosi di vaccini attraverso Covax con i Paesi a basso e medio reddito fino alla fine di quest'anno". "La solidarietà vaccinale è e rimane il nostro marchio di fabbrica", ha concluso Kyriakides.

Inizio dellanno scolastico all'istituto comprensivo di  Codogno, il comune in provincia di Lodi che per primo in Italia  stato dichiarato zona rossa a causadella pandemia da Covid19. Codogno (Lo), 14 Settembre 2020.
ANSA / MATTEO BAZZI

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