Vaccini Covid, Usa verso terza dose per tutti dopo 8 mesi

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Secondo fonti citate dal Washington Post, le autorità sanitarie federali ritengono che sia necessario per tutta la popolazione un ulteriore richiamo per contrastare la diffusione della variante Delta. L'annuncio ufficiale è atteso nei prossimi giorni

Dopo il via libera della Food and Drug Administration statunitense alla terza dose di vaccino anti-Covid per le persone immunodepresse, l'amministrazione Biden potrebbe presto annunciare la necessità di un’ulteriore dose anche per il resto della popolazione. Secondo fonti citate dal Washington Post, le autorità sanitarie federali ritengono infatti che sia necessario per tutti gli americani un richiamo dopo otto mesi dalla seconda dose, per garantire una protezione contro il coronavirus e contrastare la diffusione della variante Delta. (VACCINO COVID: DATI E GRAFICI SULLE SOMMINISTRAZIONI IN ITALIA, REGIONE PER REGIONE)

Annuncio atteso nei prossimi giorni

L'annuncio ufficiale sulla raccomandazione di ulteriore richiamo per tutta la popolazione statunitense, secondo la fonte, dovrebbe arrivare nei prossimi giorni, forse già da domani. La decisione sarebbe stata presa dopo un'intensa discussione tra i responsabili della squadra anti-Covid dell'amministrazione Biden che ha analizzato i dati provenienti dagli Usa ed altri Paesi, come Israele, sull'efficacia di una terza dose. Le terze dosi inizieranno ad essere somministrate a tutta la popolazione solo dopo il via libera della Food and Drug Administration, non prima della metà, se non la fine di settembre. Tra i primi a ricevere un ulteriore richiamo potrebbero esserci gli operatori sanitari, i residenti in case di cura e altri anziani americani che hanno ricevuto per primi il vaccino, dopo l'autorizzazione all'uso di emergenza arrivata lo scorso dicembre. L'atteso annuncio rappresenta dunque un cambiamento di posizione rispetto alle dichiarazioni fatte nelle scorse settimane riguardo al fatto che ancora era troppo presto per stabilire la necessità del richiamo. Come sottolinea il Washington Post, per mesi, i funzionari sanitari americani avevano affermato che i dati indicavano ancora che le persone rimangono altamente protette da Covid-19, inclusa la variante Delta, dopo aver ricevuto due dosi di Pfizer o Moderna o il vaccino monodose Johnson & Johnson one-shot.
"C'è la preoccupazione che il vaccino possa iniziare a diminuire nella sua efficacia", ha dichiarato negli scorsi giorni Francis Collins, direttore del National Institutes of Health. “E la variante Delta è difficile da affrontare per noi".

Terapia intensiva all'ospedale Maggiore di Bologna, 11 marzo 2021. ANSA/US Opi Bologna ++ NO SALES, EDITORIAL USE ONLY +++

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