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Bonaccini a Sky TG24: "Istituzioni e leader politici invitino al vaccino"

Salute e Benessere

Lo ha riferito il presidente della Regione Emilia-Romagna, intervenuto nel corso di “Timeline”.  “Se oggi, di fronte ad una nuova ondata nemmeno banale, possiamo permetterci di parlare di Green Pass e non di chiudere tutto, è perché abbiamo le persone vaccinate: se non avessimo il vaccino a disposizione ci troveremmo di fronte ad un’altra tragedia come quelle che abbiamo vissuto e nelle quali non avevamo a disposizione i vaccini”, ha aggiunto

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“Quello che sappiamo è che sopra i 12 anni ci si può vaccinare. Non partecipo mai al teatrino delle accuse e contro accuse, ed ognuno è libero di esprimere il proprio pensiero, però mi piacerebbe un Paese in cui chi ha responsabilità istituzionali come il sottoscritto, o ha responsabilità di leadership politica, invitasse le persone a vaccinarsi”.  E’ questo l’invito del presidente della Regione Emilia-Romagna, Stefano Bonaccini, intervenuto nel corso di “Timeline”, su Sky TG24.  

L’importanza del vaccino

Secondo il governatore, “se oggi, di fronte ad una nuova ondata nemmeno banale, possiamo permetterci di parlare di Green Pass e non di chiudere tutto, è perché abbiamo le persone vaccinate: se non avessimo il vaccino a disposizione ci troveremmo di fronte ad un’altra tragedia come quelle che abbiamo vissuto e nelle quali non avevamo a disposizione i vaccini”, ha poi proseguito. Occorre ribadire, ha poi proseguito nel corso dell’intervista, “che il vaccino è lo strumento che ci protegge”. È vero, ha aggiunto ancora Bonaccini, “che il 95% dei decessi è avvenuto sopra i sessant’anni”, ma se si vaccina “il più possibile la popolazione che può permetterselo, eviteremmo la trasmissione del contagio e non rischieremmo più di tornare a chiudere nessuna attività economica, evitando così una pandemia socioeconomica”, ha detto.

Green Pass, “procedere per gradi”

Proprio a proposito del Green Pass, Bonaccini ha spiegato che l’ideale sarebbe “procedere per gradi”. Basti pensare “alla cultura, e a teatri, cinema, musei, o allo sport, e a stadi e palazzetti: se gli stadi potessero aprire al 25%, con il Green Pass potrebbero passare anche al 50%, e così anche per un palazzo dello sport o una palestra”, ha commentato il presidente dell’Emilia-Romagna. Soffermandosi poi sulla questione legata alla riapertura delle discoteche. “Poco fa ho incontrato il rappresentante regionale del sindacato italiano locali da ballo e sono loro a richiedere l’utilizzo del Green Pass perché, piuttosto che non aprire mai e dunque rischiare di morire per sempre, vogliono un po' di ossigeno”, ha detto Bonaccini. Per questo motivo, l’utilizzo del ‘certificato verde’ “credo che sia una cosa utile e giusta”. Per quanto concerne ristoranti e bar, “si può anche attendere e vedere come va il livello delle ospedalizzazioni, però penso sia una cosa saggia che il Green Pass diventi uno strumento che permetta anche di incidere laddove qualcuno non è deciso a vaccinarsi”, ha sottolineato.

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In Emilia-Romagna due milioni di persone hanno concluso il ciclo vaccinale

Intanto, la Regione amministrata da Bonaccini si appresta, a breve, a raggiungere “i due milioni di persone che hanno finito il ciclo vaccinale”, con oltre quattro milioni e mezzo di somministrazioni in totale. “A fine luglio dovremmo arrivare a due milioni e quattrocentomila vaccinati già con doppia dose, e ce ne sono già mezzo milione che hanno fatto la prima dose e che nel giro di poche settimane faranno anche la seconda”, ha confermato. Sul tema del vaccino obbligatorio per il personale scolastico, poi, ha spiegato di essere “persino d’accordo, seppur non voglia farne una battaglia di religione. Nella nostra Regione le vaccinazioni per gli insegnanti sono andate bene: abbiamo più dell’85% del corpo docente vaccinato, e non è poco. Le cose stanno andando bene, ma dobbiamo vaccinare il più possibile”, ha aggiunto.

Colori delle Regioni, “vanno cambiati i parametri”

Tra i temi trattati, anche quello legato alla suddivisione dei colori per le varie aree del Paese, in base alla classificazione in colori. “Quello che mi sembra sia omogeneamente condiviso dai presidenti di Regione, indipendentemente dall’appartenenza politica o geografica, e credo anche dal governo, sia che va cambiato adesso il peso dei parametri rispetto alla colorazione o cambio di colorazione: oggi credo si debba dare maggior peso al tema delle ospedalizzazioni piuttosto che solo alla trasmissione Rt o al numero assoluto dei contagiati”, ha detto Bonaccini. “Questo perché purtroppo anche qui, in Emilia-Romagna, negli ultimi dieci giorni dopo tre mesi di calo, e seppur non in maniera drammatica, sono aumentati i contagi ma non le ospedalizzazioni, anzi sono calate negli ultimi dieci giorni arrivando ai minimi. Però penso che questo sia un primo passo importante e credo che avverrà”, ha quindi concluso.

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