Sono sempre di più le adolescenti che chiedono al medico estetico di trasformare la propria immagine per assomigliare a "ragazze ricche e famose" che vedono sui social network, con labbra gonfie e zigomi pronunciati. I ragazzi, invece, aspirano a diventare come Can Yaman, famoso attore televisivo e fidanzato di Diletta Leotta
Si chiama "Rich girl face" ed è il nuovo fenomeno che spopola tra i giovanissimi. Sono sempre di più gli adolescenti che si recano negli studi di medicina estetica, chiedono al medico di trasformare la propria immagine per assomigliare a "ragazze ricche e famose" che vedono sui social network, con labbra gonfie e zigomi pronunciati. E i trattamenti, un tempo tenuti nascosti, sono ostentati pubblicamente. A descrivere questa nuova tendenza sono stati gli esperti della Società Italiana di Medicina Estetica (Sime), in occasione del 42esimo congresso nazionale a Roma.
Il fenomeno "Rich girl face"
"Rispetto al passato registriamo un'inversione di tendenza: mentre fino a pochi decenni fa si tendeva a nascondere i trattamenti di medicina estetica, adesso si pensa a questa come "medicina del benessere" intesa come possibilità di curare la propria immagine", ha spiegato Nadia Fraone, vice direttore della Scuola di Medicina Estetica Fondazione Fatebenefratelli di Roma e consigliere Sime. "È un fenomeno sociologico che rivela la fragilità dei giovani, che cercano di crearsi la propria identità imitando i miti dei social media".
L'intervento più richiesto dalle giovani è l'aumento del volume delle labbra, ma spopolano anche il botulino preventivo per le rughe o l'aumento degli zigomi. Al medico spetta la valutazione di quanto e quando è opportuno intervenire sul corpo di chi ne fa richiesta, interpretando le richieste di bisogni che vanno al di là delle reali necessità. "Da anni non vedevamo labbra gonfie e "brutte" come stiamo vedendo negli ultimi mesi. Non si può e non si deve andare dal medico estetico con la lista della spesa, ogni medico deve erogare terapie ai pazienti solo se ne hanno bisogno. Chi li accontenta in maniera acritica non è un medico estetico, è un venditore di prestazioni. Le università stanno educando i professionisti, ma vanno educati anche i pazienti", ha aggiunto Emanuele Bartoletti, presidente Sime.
Boom di interventi per gli uomini: “Vogliamo diventare come Can Yaman”
La voglia di apparire perfetti riguarda anche gli uomini. Con l’arrivo dell’estate 2021 gli interventi di ristrutturazione corporea negli uomini sono aumentati quasi del 60%. Dalla ginecomastia all’addominoplastica, dalla liposuzione fianchi all’epilazione definitiva per ottenere fianchi, petto e addome perfetti, e diventare come lui: Can Yaman, famoso attore televisivo e fidanzato di Diletta Leotta. “La cura del corpo da parte dell’uomo non è certo una novità. “Mens sana in corpore sano” era lo slogan dell’antichità, basato su palestra e terme", ha dichiarato il Prof. Francesco D’Andrea, Direttore del Dipartimento di Chirurgia Plastica ed Estetica del Policlinico Federico II di Napoli e Presidente Sicpre (Società Italiana di Chirurgia Plastica, Ricostruttiva ed Estetica). "Nei giorni nostri le abitudini di vita non sono sempre adeguate, e lo stress che accompagna la quotidianità comporta come conseguenza inestetismi anche negli uomini, quali aumento delle mammelle (ginecomastia), accumuli adiposi addominali e dei contorni, segni precoci di invecchiamento. Oggi, la ricerca del “corpore sano” ha un’arma in più rappresentata dalla medicina e chirurgia estetica che, grazie a nuove tecniche e tecnologie, e gestita da mani esperte, è in grado di dare risposte efficaci e sicure alle molteplici richieste da parte dell’uomo per la cura del proprio corpo”.
Il "Progetto Donna"
Nato da anni e anni di esperienza sul campo, il “Progetto Donna” è il percorso chirurgico della Breast Unit dell’Università Federico II di Napoli, diretto dal Prof. Francesco D’Andrea. Si rivolge a tutte le donne con problemi alla mammella, primo tra tutti il tumore al seno, offrendo loro un programma specifico che parte dalla diagnosi, con campagne di screening, e termina con la terapia, garantendo alle pazienti un intervento adeguato e tempestivo. Il percorso ha un valore aggiunto rispetto alla gran parte dei centri di senologia presenti nel Meridione: quello di avere a disposizione una struttura che rispetta gli standard internazionali di qualità della terapia del tumore mammario e comprende, contemporaneamente, anche la ricostruzione della mammella, tutto in un’unica struttura. “Il progetto - ha dichiarato D’Andrea - si propone di contrastare le scarse conoscenze, in ambito medico e di utenza, riguardo le possibilità offerte dalla Ricostruzione Mammaria nel campo della terapia del carcinoma del seno, e di ridurre l’attuale rapporto tra interventi demolitivi ed interventi ricostruttivi (5:1) ancora troppo tendente a favore della demolizione senza ricostruzione, a causa della presenza disomogenea, sul territorio regionale e nazionale, di centri specialistici in grado di offrire un adeguato servizio. Quindi, il nostro obiettivo è formare ed informare per implementare l’offerta alle povere donne che hanno incontrato il cancro, indifferentemente dalla loro localizzazione geografica e nel rispetto del concetto di “pari opportunità” per tutte”.