La ricorrenza, giunta quest'anno all'undicesima edizione, è stata istituita con l'obiettivo di sensibilizzare l’opinione pubblica nei confronti di questa patologia
Il 25 giugno ricorre la Giornata Mondiale della vitiligine, un disturbo della pigmentazione cutanea caratterizzato dalla carenza o dall’assenza di melanina in alcune zone del corpo, che si manifesta con la comparsa di macchie più chiare o completamente bianche (talvolta anche estese) sulla pelle.
La ricorrenza, giunta quest'anno all'undicesima edizione, è stata istituita con l'obiettivo di sensibilizzare l’opinione pubblica nei confronti di questa patologia e per diffondere le sfide affrontate da coloro che ne soffrono. Proprio in occasione del World Vitiligo Day, l'Associazione italiana in difesa dei pazienti con vitiligine (Adivit) ha organizzato sulla sua pagina Facebook una campagna di sensibilizzazione, con una serie di incontri in cui specialisti del settore rispondono alle domande dei pazienti.
Perché il 25 giugno?
Il 25 giugno coincide con la data
della morte di Michael Jackson, avvenuta nel 2009, una delle star
colpite dalla malattia. Inoltre, il World Vitiligo
Day e i messaggi veicolati in questa giornata intendono celebrare la
bellezza della diversità e sradicare ogni stigma sociale, promuovendo
l'accettazione di sé stessi. Non a caso, la data di questa ricorrenza è
stata istituita proprio nei primi giorni d’estate quando, tra vacanze e
temperature più alte in città, si scopre il proprio corpo.
Che cos’è la vitiligine
La
vitiligine è una patologia caratterizzata da depigmentazione cutanea,
che colpisce lo 0.5%-1% della popolazione, e può presentarsi in ogni
momento della vita (seppur più frequentemente nei primi 20 anni). Come
spiegato sul portale dell'Iss,
è una malattia della pelle "di origine sconosciuta, probabilmente
autoimmune", che "sembrerebbe causata da una reazione eccessiva del
sistema di difesa dell’organismo che attacca, per errore, le cellule (i
melanociti) produttrici del pigmento (la melanina) che determina il
colore naturale della pelle determinando, così, la presenza di macchie
bianche (depigmentate) ben circoscritte".
La vitiligine non è
dolorosa e i pazienti non sono contagiosi, né corrono rischi per la
salute. “È una patologia che interferisce gravemente sulla qualità di
vita dei pazienti, specialmente di quelli più giovani. Per questo motivo
assume particolare importanza effettuare un adeguato trattamento presso
le strutture ospedaliere accreditate, che possono stabilire
tempestivamente la giusta terapia ed aiutare i pazienti nella gestione
di questa malattia”, spiega la professoressa Monica Corazza, Direttore
dell’Unità Operativa di Dermatologia del S.Anna, sul portale dell'ospedale.