Covid, Brusaferro: "Curva dei casi in Italia tra le più basse dei principali Paesi Ue"

Salute e Benessere

"L'età media di chi contrae l'infezione continua a decrescere e si colloca a 37 anni. Scende a 55 anni l'età media dei ricoveri e a 61 anni di chi accede alla terapia intensiva", ha aggiunto il presidente dell'Istituto Superiore di Sanità nel corso della consueta conferenza stampa sull'analisi dei dati del monitoraggio settimanale della Cabina di regia

"La curva epidemica nel nostro Paese è tra le più basse a livello dei principali paesi Ue. C'è una decrescita dei casi in tutte le Regioni e cominciano ad essere numerosi i comuni dove non ci sono stati casi nelle ultime settimane". Lo ha dichiarato il Presidente dell'Istituto Superiore di Sanità, Silvio Brusaferro, nel corso della consueta conferenza stampa organizzata dal Ministero della Salute, sull'analisi dei dati del monitoraggio settimanale della Cabina di regia. (VACCINO COVID: DATI E GRAFICI SULLE SOMMINISTRAZIONI IN ITALIA, REGIONE PER REGIONE)

Brusaferro: "Individuare casi subito, decresce l'età media"

Il presidente dell’Iss ha poi spiegato che è "importante intervenire rapidamente per individuare i casi, ciò proprio perchè l'incidenza dei casi è in diminuzione". "L'età media di chi contrae l'infezione continua a decrescere e si colloca a 37 anni e scende a 55 anni l'età media dei ricoveri e 61 anni di chi accede alla terapia intensiva. Tra i 75 e 78 anni l'età media dei decessi. Il tasso di mortalità continua a decrescere al crescere della copertura vaccinale", ha aggiunto il presidente dell'Istituto Superiore di Sanità.

"Focolai da variante Delta possono eludere vaccini"

"Vengono segnalati in Italia focolai di varianti, anche da variante Delta che possono eludere i vaccini. Questi focolai devono essere monitorati con attenzione e ciò implica anche una grande attenzione nel tracciamento e nel sequenziamento. Individuazione, tracciamento e vaccinazione sono gli elementi che ci consentono di affrontare la situazione epidemica", ha spiegato Brusaferro.

"In alcune Regioni casi positività dall'estero"

Nel corso della conferenza stampa, Brusaferro ha poi sottolineato che "ci sono segnali in alcune Regioni di casi di positività di persone che provengono da altre Regioni o dall'estero". "Rt è ora a 0,69 a livello nazionale, quindi si mantiene una stabilità rispetto alle settimane precedenti, mentre decresce ancora la saturazione dei posti letto in terapia intensiva", ha aggiunto.

"Rischio basso ovunque, ora possibile tracciamento"

Commentando gli ultimi numeri dell'emergenza sanitaria legata alla diffusione del coronavirus in Italia, Brusaferro ha dichiarato: "Il rischio è basso in tutte le Regioni e l'incidenza è ieri sera a 16.7: quindi quasi tutte le regioni hanno raggiunto la zona bianca con incidenza inferiore a 50 da più di tre settimane. Tale incidenza consente il tracciamento sistematico dei casi".

Rezza: "Situazione molto buona ma epidemia non è finita"

Nel corso della conferenza stampa è intervenuto anche Gianni Rezza, direttore della Prevenzione del Ministero della Salute. "La situazione procede in maniera molto buona e anche rispetto ad altri Paesi Ue ci troviamo in una situazione migliore perchè, insieme alla campagna vaccinale, sono stati presi provvedimenti ispirati alla cautela. Quindi la situazione può essere osservata con un certo ottimismo, ma naturalmente l'epidemia non è finita e dobbiamo continuare con la campagna vaccinale a spron battuto", ha dichiarato. "Auspichiamo che un numero minimo di tamponi venga sempre eseguito e fortunatamente siamo quasi sempre sopra i 200mila al giorno, quindi resta un numero piuttosto elevato. Anche se abbiamo pochi casi, cioè, non dobbiamo diminuire la capacità di fare test, perchè questo vuol dire poter individuare e isolare subito i focolai", ha aggiunto Rezza.

"In Italia scelta 2 dosi protegge da variante Delta"

"Si è visto che la parziale evasione dai vaccini della variante Delta fa si che la dose unica possa non coprirla. Quindi in Gb si stanno velocizzando le seconde dosi, noi invece abbiamo sempre adottato un regime a doppia dose e questo dovrebbe proteggere di più la popolazione. Per ora dunque la situazione epidemiologica nel nostro Paese è più favorevole", ha dichiarato Rezza a proposito della variante Delta e dell'efficacia dei vaccini anti-Covid. "Questa variante Delta sembra dare sintomi leggermente diversi: di più a carico dell'apparato respiratorio superiore come mal di gola, naso che cola e mal di testa e raramente anosmia. Ma non si sa se in termini di ospedalizzazione comporti un rischio maggiore", ha aggiunto.

"Presto pronuncia Cts su vaccinazione eterologa"

Rezza ha poi annunciato che "l'argomento della vaccinazione eterologa è in discussione e presto il Cts probabilmente si pronuncerà". "Quello che tutti ribadiscono è che la forte raccomandazione è di passare al regime misto somministrando la seconda dose con un vaccino a mRna. Ciò perché studi hanno dimostrato una maggiore risposta immune e un ridotto rischio tromboembolico", ha precisato. Per chi chiede (10%) di poter fare una seconda dose AstraZeneca, secondo Rezza "bisogna valutare se piuttosto che fare un ciclo incompleto sia meglio vaccinare con lo stesso vaccino AZ".

"Ordinanza su Gb differita per evitare blocco persone"

Rispondendo a una domanda sul perché l'ordinanza che introduce la quarantena per chi arriva dalla Gran Bretagna entri in vigore il 21 giugno, a fronte della partita di calcio Italia - Galles prevista per domenica 20 giugno, Rezza ha dichiarato:
"Probabilmente quando si fa una ordinanza di questo tipo bisogna dare del tempo per applicarla per non bloccare le persone nel momento in cui arrivano in Italia, ma le persone che arrivano devono essere testate senza dubbio".

"Sì a vaccini mRna in giovani perchè bloccano infezione"

A proposito dei vaccini anti-Covid e delle ultime disposizioni sull'utilizzo dei preparati tra gli under 60, il direttore della Prevenzione Gianni Rezza ha dichiarato: "Il ministero ha raccomandato con circolare l'uso di AstraZeneca sopra i 60 anni e questa raccomandazione non è mai cambiata. Questo non vuol dire vietare il vaccino al di sotto di quell'età ma la raccomandazione ha un suo valore. Inoltre io sono stato sempre favorevole ai vaccini a mRna nei giovani perchè hanno la capacità di bloccare l'infezione". Quanto ai regimi misti eterologhi, "li faremo probabilmente tutti perchè si renderanno disponibili nuovi vaccini con diverse piattaforme tecnologiche, quindi questo fatto rientra nella norma", ha aggiunto.

"Intervallo tra le 2 dosi vaccino da non modificare"

"Non credo che debba essere modificato l'intervallo tra le dosi vaccinali a causa della circolazione di altre varianti, perché si è visto che l'intervallo scelto tra le due dosi ha i requisiti ideali per arginare la circolazione perchè si evidenzia una maggiore efficacia. Non modificherei quindi in questo momento lo schema vaccinale", ha aggiunto Rezza, annunciando che "c'è intenzione di fare delle indagini rapide anche sul tracciamento nelle Regioni".

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