Primo impianto in Italia di protesi al ginocchio anatomica con robot

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L'intervento, condotto su un uomo di 66 anni affetto da gonartrosi tricompartimentale del ginocchio destro, è stato eseguito con successo presso l'ospedale Cto della Città della Salute di Torino

Un impianto di protesi di ginocchio anatomica con risparmio dei crociati, eseguito con robot. È la prima volta in Italia. L'intervento, condotto su un uomo di 66 anni, è stato eseguito presso l'ospedale Cto della Città della Salute di Torino dal dottor Luigi Sabatini della Chirurgia del ginocchio del reparto di Ortopedia e traumatologia universitaria (diretto dal professor Alessandro Massè). "L'impianto si è svolto senza complicazioni. Il paziente già in prima giornata ha recuperato una buona funzionalità e movimento del ginocchio operato ed ha potuto iniziare celermente il percorso riabilitativo", precisa in una nota la Città della Salute di Torino.

L'intervento nel dettaglio

Il paziente era affetto da gonartrosi tricompartimentale del ginocchio destro. Come spiegato sul sito dell'azienda ospedaliera-universitaria, la patologia, che non rispondeva a trattamento conservativo e che limitava la normale deambulazione del paziente, ha richiesto la sostituzione protesica. Per poter riprodurre al meglio la normale cinematica del ginocchio del paziente, i medici hanno deciso di utilizzare la protesi anatomica con risparmio dei crociati. Nello specifico è stata scelta una protesi di ginocchio di nuova concezione, "anatomica", che consente di ripristinare la normale geometria del ginocchio ed il nativo allineamento articolare, e di mantenere entrambi i legamenti crociati che nella tradizionale attività protesica vengono sacrificati.  
"L'incidenza della patologia artrosica di ginocchio è in forte crescita nella nostra popolazione e presenta pazienti con un'età media sempre minore. La chirurgia protesica di ginocchio ancora oggi, a fronte di una sopravvivenza di impianto ormai soddisfacente, nel 20% dei casi non riesce ad accontentare le richieste funzionali dei pazienti, a maggior ragione in quei pazienti giovani con importanti richieste funzionali", spiega la Città della Salute di Torino nella nota. "L'utilizzo di nuovi impianti "cinematici" e la tecnologia robotica è oggi la risposta più innovativa che il chirurgo può fornire nel trattare questa patologia. L'obiettivo è quello di dare all'impianto protesico la stessa funzionalità del "ginocchio nativo", obiettivo che rappresenta la nuova frontiera nella ricerca della chirurgia protesica di ginocchio".

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