Fumo: quasi 8 milioni di morti ogni anno per le sigarette. Lo studio

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Tra i maschi un decesso su 5 è dovuto al fumo e i giovani iniziano a fumare e a divenire dipendenti sempre prima. Sono i dati emersi da due ricerche pubblicate sulle riviste The Lancet e The Lancet Public Health, in vista della Giornata Mondiale senza Tabacco, che si celebra il 31 maggio

Nel mondo sono attribuibili al fumo di tabacco quasi 8 milioni di morti l'anno (7,7 milioni nel 2019) e tra i maschi un decesso su 5 è dovuto al fumo. Inoltre, i tabagisti continuano ad aumentare, arrivando a quota 1,1 miliardi nel 2019. È il quadro preoccupante emerso da due studi, condotti dal gruppo di lavoro Global Burden of Disease, pubblicati sulle riviste The Lancet e The Lancet Public Health in vista della Giornata Mondiale senza Tabacco (che si celebra il 31 maggio).

Fumo: allarme giovani

Dall'analisi condotta su dati relativi a 204 Paesi del mondo, è emerso un altro dato allarmante che riguarda le nuove generazioni: si inizia a fumare e a divenire dipendenti sempre prima. "Il 90% dei nuovi fumatori è già diventato dipendente entro i 25 anni di vita e quindi avrà davanti a sé decenni di fumo", precisano gli autori, invitando i governi a indirizzare il più possibile le politiche anti-fumo ai giovani. "La persistente elevata percentuale di giovani fumatori nel mondo insieme con la diffusione di nuovi prodotti a base di tabacco e di nicotina, mette in luce il bisogno urgente di raddoppiare le politiche di controllo del fumo", ha dichiarato Emmanuela Gakidou, dell'Institute for Health Metrics and Evaluation (IHME), University of Seattle a Washington, tra i coordinatori che hanno condotto lo studio. "Se un individuo non inizia a fumare prima dei 25 anni, è molto inverosimile che diverrà un fumatore dopo. Questa evidenza offre una finestra cruciale di opportunità di interventi atti a prevenire che i giovani inizino a fumare, migliorando così la loro salute per il resto della loro vita", ha concluso.

Fumo: i numeri in Italia e nel mondo

In Italia il fumo uccide oltre 90mila persone ogni anno, di cui più di 63mila maschi. Nella Penisola i fumatori sono 6,3 milioni tra i maschi e 4,5 milioni tra le donne. In generale nel mondo, sebbene la prevalenza dei fumatori si sia ridotta negli ultimi tre decenni, la percentuale di tabagisti è aumentata per gli uomini in 20 Paesi e per le donne in 12 e il numero assoluto dei fumatori è in crescita, specie nei paesi emergenti.
Nello specifico, dall'analisi è emerso che i dieci Paesi con più fumatori nel 2019, che insieme rappresentano i due terzi della popolazione mondiale di fumatori, sono Cina, India, Indonesia, USA, Russia, Bangladesh, Giappone, Turchia, Vietnam, Filippine.

Nel 2019 consumate 7.400 miliardi di sigarette

Nel 2019 il fumo è stato associato a 1,7 milioni di morti per infarto, 1,6 milioni per malattia ostruttiva cronica dei polmoni, 1,3 milioni per tumori e quasi un milione per ictus. Studi precedenti hanno dimostrato che i fumatori hanno una aspettativa di vita media di 10 anni inferiore a quella dei non fumatori.
Inoltre, dalla ricerca che ha analizzato le abitudini dei fumatori in 204 Paesi è emerso che nel 2019 sono state consumate 7.400 miliardi di sigarette o similari, pari a 20,3 miliardi al giorno nel mondo. In particolare, i consumi pro-capite maggiori si localizzano in Europa.

This picture taken on April 24, 2020 shows a sign of the World Health Organization (WHO) in Geneva next to their headquarters, amid the COVID-19 outbreak, caused by the novel coronavirus. (Photo by Fabrice COFFRINI / AFP) (Photo by FABRICE COFFRINI/AFP via Getty Images)

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