Covid, Viola a Sky TG24: "Risultati molto buoni dalla combinazione di vaccini diversi"

Salute e Benessere

La docente di patologia generale dell'università di Padova ha parlato della situazione dell'emergenza sanitaria in Italia e degli studi sulla possibilità di somministrare vaccini di diverso tipo tra prima e seconda dose, in particolare alternando farmaci ad adenovirus con quelli ad mRna

"Ci sono studi che hanno provato a utilizzare combinazione vaccini in particolare AstraZeneca e Pfizer e i risultati sono buoni". Così Antonella Viola, docente di patologia generale dell’università di Padova, ha parlato a Sky Tg24  degli studi sull'alternare somministrazioni di diverso tipo tra prima e seconda dose. L'immunologa è anche certa della necessità di vaccinare anche gli adolescenti (COVID: AGGIORNAMENTI - SPECIALE - SPECIALE VACCINO - DATI E GRAFICI SUI VACCINI).

Gli studi sul mix di vaccini

Viola ha spiegato che studi sulla combinazione di vaccini, in particolare alternando AstraZeneca e Pfizer, sono stati fatti in Spagna e in Inghilterra con ottimi risultati e quello che si dice è "che il titolo anticorpale che si sviluppa è molto elevato, che le risposte sono molto buone, che non ci sono effetti collaterali particolari e quindi che è una procedura che si può pensare di mettere in campo, eventualmente laddove non fosse possibile andare con una seconda dose di AstraZeneca andare con una vaccino mRna". Questo mix sarebbe possibile perché nonostante le procedure di questi vaccini siano molto diverse, "l'antigene, ossia la proteina che viene presa come target per stimolare la capacità di produrre anticorpi è la Spike, la stessa in tutti i tipi di vaccini che stiamo utilizzando". Per l'immunologa perciò "dal punto di vista logico non c’è motivo perché questa combinazione non debba funzionare, anzi potrebbe farlo ancora meglio". 

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Vaccino ai ragazzi tra i 12 e i 15 anni

Passando al tema dei vaccini per i giovani tra i 12 e i 15 anni, per l'immunologa le somministrazioni vanno assolutamente fatte per due ragioni. "Uno perché dobbiamo proteggere i nostri ragazzi - ha detto Viola - anche se è vero che nella maggior parte dei casi sono asintomatici o hanno comunque sintomi molto lievi, ma è vero pure che in alcuni casi possono andare incontro a una sintomatologia complessa; poi c'è il problema del long Covid, che si sta studiando adesso, cioé quali sono gli effetti a lungo termine dell'infezione anche in questa fascia d'età. Poi il vaccino bisogna farlo perché dobbiamo comunque permettere alla scuola di ricominciare e quindi dobbiamo bloccare questo sistema della didattica a distanza, delle quarantene e dei tamponi". Se tutta la popolazione sarà vaccinata, si potrà fare lezione tranquillamente il prossimo anno, ha aggiunto la docente di patologia generale "e bisogna proteggere le persone fragili in luogo delle quali il vaccino non funziona e quindi hanno bisogno di un'immunità di collettività".

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La situazione difficile del Covid è passata

Alla domanda se il coronavirus che ci portava in ospedale sia ormai passato, Viola ha risposto affermativamente ma chiarendo che "è passato se continuiamo a vaccinarci perché in questo momento con la situazione di vaccinazione che abbiamo, a ottobre o novembre non potremmo essere sereni. Possiamo essere sereni perché sappiamo che abbiamo ancora diversi mesi estivi per completare il ciclo di vaccinazioni. Quando saremo tutti vaccinati potremo essere tutti protetti". Ovviamente però, sottolinea l'immunologa, non si deve abbassare la guardia e pensare che sia tutto finito qui ma si deve continuare a sequenziare e tenere d'occhio le varianti che per il momento "non sono un grosso problema, i vaccini proteggono dalla malattia grave anche nei confronti delle varianti. Dobbiamo però comunque seguire bene l'evoluzione del virus perché se dovessero comparire delle varianti che mettono più in difficoltà i nostri vaccini, sarebbe un problema". "Possiamo davvero tirare un sospiro di sollievo quando saremo tutti vaccinati - ha concluso - perché difficilmente ci ritroveremo in una situazione grave come quella passata. Però dobbiamo stare attenti a far sì che il virus non muti troppo".

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Rinvio seconda dose dopo vacanze

Antonella Viola è poi intervenuta anche sulla questione del rinvio della seconda dose di vaccino a dopo le vacanze estive per permettere ai cittadini di andare in ferie senza altri impegni. L'immunologa ritiene che possa essere utile trovare il modo di salvare entrambe le cose magari offrendo "la vaccinazione anche ai turisti, quindi laddove fosse possibile questo sarebbe l'ideale". Se però questa condizione non fosse perseguibile dal punto di vista logistico "allora ci vuole un appello alla responsabilità individuale perché non possiamo permetterci di saltare l'appuntamento con la vaccinazione, piuttosto si ritorna a casa o si organizzano le vacanze in modo diverso, ma dobbiamo arrivare a settembre con la vaccinazione completata nei tempi giusti".  

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