Covid, Merkel a Oms: "Il mondo sia pronto a prossima pandemia"

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È l'appello lanciato dalla cancelliera tedesca Angela Merkel in un videomessaggio inviato all'Oms in apertura della sua Assemblea generale. "Questa pandemia non è ancora stata sopraffatta, e non sarà neanche l'ultima", ha aggiunto

Il mondo "si prepari al meglio alla prossima epidemia su scala globale". È questo l'appello lanciato dalla cancelliera tedesca Angela Merkel in un videomessaggio inviato all'Organizzazione Mondiale della Sanità (Oms) in apertura della sua Assemblea generale, in cui ha proposto "un contratto internazionale per le pandemia" che porti ad una migliore cooperazione tra i Paesi.
"Questa pandemia non è ancora stata sopraffatta, e non sarà neanche l'ultima. La prossima volta dovremmo essere preparati meglio: è questo il segnale che spero emerga dall'Organizzazione mondiale della sanità", ha aggiunto la cancelliera tedesca.

Il discorso del direttore generale dell'Oms

Nel discorso di apertura della riunione annuale dell'Oms, il direttore generale dell'Organizzazione mondiale della sanità, Tedros Adhanom Ghebreyesus, ha riferito che sono almeno 115mila gli operatori sanitari che sono stati uccisi dal Covid-19 dall'inizio della pandemia. "Per almeno 18 mesi, gli operatori sanitari di tutto il mondo sono rimasti tra la vita e la morte. Molti si sono contagiati e stimiamo che almeno 115.000 operatori sanitari e assistenziali abbiano pagato il prezzo più alto al servizio degli altri", ha aggiunto.
Quanto all'andamento della campagna di vaccinazione mondiale anti-Covid, Tedros Adhanom Ghebreyesus ha sottolineato che un “piccolo gruppo di Paesi” sta monopolizzando i vaccini anti-Covid, spiegando che “oltre il 75% di tutti i vaccini è stato somministrato in soli 10 Paesi e la crisi dei vaccini in corso è una scandalosa iniquità che sta perpetuando la pandemia di Covid-19”. Il numero uno dell'Oms ha poi chiesto che “almeno il 10% della popolazione di ogni Stato” nel mondo possa essere vaccinato entro il mese di settembre. L'obiettivo globale, nell’ambito della campagna di vaccinazione globale, “è quello di vaccinare almeno il 30% entro la fine dell'anno”, ha poi precisato il direttore dell'Oms, sottolineando come a livello globale la situazione sia ancora "fragile". "Nessun Paese dovrebbe presumere di essere fuori pericolo, indipendentemente dal suo tasso di vaccinazione. La pandemia non è finita e non finirà fino a quando il contagio non sarà sotto controllo in ogni Paese”, ha aggiunto.

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