Covid, al via studio sugli effetti del virus su subacquei e apneisti

Salute e Benessere
(Y-40 THE DEEP JOY)

L’obiettivo è quello di valutare quale e quanto sia il rischio effettivo di un ritorno alle attività subacquee per coloro che hanno contratto il coronavirus. I test dureranno tre mesi e verranno eseguiti a Y-40 THE DEEP JOY di Montegrotto Terme, la piscina di acqua termale più profonda del mondo

Negli scorsi giorni è stata avviata la prima ricerca scientifica sugli effetti del Covid-19 su subacquei e apneisti. I test dureranno tre mesi e verranno eseguiti a Y-40 THE DEEP JOY di Montegrotto Terme, la piscina di acqua termale più profonda del mondo. Il progetto, denominato “PROTOCOLLO SUBACQUEA POST COVID-19" e coordinato da Alessandro Marroni, fondatore DAN Europe Foundation e specialista in Medicina Subacquea ed Iperbarica, e da Danilo Cialoni, ricercatore DAN Europe, è finalizzato a valutare quale e quanto sia il rischio effettivo di un ritorno alle attività subacquee per coloro che hanno contratto il coronavirus. È stato infatti osservato che i soggetti guariti dal Covid-19 potrebbero presentare, nel lungo periodo, lesioni all’apparato polmonare e cardiovascolare. E che in alcuni pazienti questi danni potrebbero provocare una condizione di insufficienza respiratoria cronica. Proprio per questo motivo e data l'assenza di precedenti studi di settore, la nuova analisi approfondirà la risposta alle immersioni dei soggetti guariti da Covid-19.

Studio: 3 obiettivi cardine

Il progetto è stato organizzato da DAN Europe, il primo servizio di assistenza in Europa attivo per qualsiasi emergenza subacquea, in collaborazione con la piscina termale Y-40 THE DEEP JOY, l’APNEA ACADEMY di Umberto Pelizzari (che propone diversi programmi di formazione per imparare ad immergersi in apnea), e con il coinvolgimento dell’Università di Padova con il Prof. Gerardo Bosco e del IFC-CNR di Milano con Simona Mrakic.
L'indagine verterà su tre obiettivi cardine: monitorare subacquei e apneisti volontari che, dopo essere guariti da Covid-19, vorrebbero riprendere l’attività e valutare così l’idoneità del loro apparato polmonare e cardiovascolare; definire le linee guida di un comportamento idoneo da seguire da parte di tutti i soggetti nelle medesime condizioni e creare un database dedicato ai pazienti post Covid-19 subacquei.
L’obiettivo delle ricerche, come ha spiegato Danilo Cialoni, ricercatore DAN Europe, è "quello di determinare delle linee guida sicure, basate su risultati scientifici, per il ritorno in acqua di subacquei e apneisti dopo il Covid-19. Il nostro corpo si adatta all’immersione in modo meraviglioso, e quindi il nostro studio prevede analisi prima e dopo l’immersione ma anche durante, grazie alla possibilità di svolgere prelievi, ecografie polmonari e cardiache sott’acqua”.

Lo studio nel dettaglio

Nel corso dello studio, i volontari (ad ora circa 60 individui tra subacquei e apneisti guariti dal Covid-19) saranno sottoposti a test medici nei trenta minuti prima dell’immersione (che avverrà a 10/20/30 metri a seconda del livello di certificazione), subito dopo l’uscita dall’acqua e come follow-up a 30/60/90 minuti dopo la discesa.
“Durante le ricerche sugli effetti del Covid-19, su subacquei ed apneisti, abbiamo iniziato ad utilizzare un nuovo strumento di telemedicina: DIVE SENSE, in grado di monitorare i parametri vitali del subacqueo in immersione in tempo reale”, ha spiegato Alessandro Marroni, fondatore DAN Europe Foundation.
“Siamo orgogliosi che Y-40 Open Lab possa collaborare alla ricerca scientifica su subacquei ed apneisti colpiti dal Covid-19. I risultati saranno utili alla definizione di protocolli riabilitativi per il recupero dell’efficienza respiratoria”, ha concluso Emanuele Boaretto, fondatore e costruttore di Y-40 THE DEEP JOY.

dash 17 maggio

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