Individuati geni chiave per la rigenerazione del midollo spinale

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Li hanno identificati nei pesci-zebra i ricercatori dell’Università di Edimburgo, in un lavoro di ricerca che ha sfruttato uno screening rapido eseguito con la tecnica del Crispr/Cas9, anche conosciuta come il “taglia e incolla” del Dna

Grazie ad un lavoro di ricerca condotto dagli studiosi dell’Università di Edimburgo, i cui risultati sono stati pubblicato all’interno della rivista scientifica “Plos Genetics”, è stato possibile identificare i geni chiave per la rigenerazione del midollo spinale. In particolare, sono stati riscontrati nel pesce-zebra, uno dei modelli animali maggiormente studiati nei laboratori di genetica, grazie ad un particolare screening rapido eseguito con la Crispr/Cas9, la tecnica attraverso cui si “taglia e incolla” il Dna.

L'utilizzo di piccole molecole guida di Rna

La scoperta, come spiegato dagli stessi ricercatori protagonisti dello studio, potrà essere utile adesso per fare luce sulle motivazioni specifiche per cui i mammiferi non riescono a riparare le lesioni spinali. Ma non solamente, perchè il medesimo metodo di screening usato in vivo, sui pesci-zebra, potrebbe anche essere applicato nello studio dei geni coinvolti in altre funzioni biologiche. La tecnica, hanno commentato ancora gli esperti, prevede infatti l'utilizzo di piccole molecole guida di Rna, denominate in gergo “sCrRNA”, che hanno lo scopo di direzionare le forbici molecolari della Crispr, indirizzandole verso specifici geni bersaglio da distruggere, con l’obiettivo di poterne svelare la funzione nell'animale.

Il ruolo di un gene chiave

Nel corso del lavoro di ricerca, come emerso dai risultati pubblicati online dagli studiosi dell’ateneo scozzese, è stato possibile comprendere come questo metodo entri in azione proprio sui piccoli del pesce-zebra, con il fine di individuare quali geni siano interessati nel controllo dell'infiammazione intorno alla lesione spinale. Sarebbe proprio in virtù di questo meccanismo, mediato da specifiche cellule immunitarie chiamate “macrofagi”, a promuovere ed incentivare la riparazione del danno. Per giungere ai loro risultati e prima dello screening vero e proprio, i ricercatori hanno inoltre preselezionato oltre 350 “sCrRNA” diretti contro geni già noti per il loro ruolo all’interno del processo di rigenerazione midollare. La loro introduzione nei pesci-zebra, hanno concluso gli esperti, ha così consentito di individuare dieci geni che, una volta eliminati, hanno compromesso la riparazione delle lesioni. Analisi più approfondite, quindi, hanno ristretto il totale a soli quattro geni chiave: uno in particolare, chiamato in gergo “tgfb1”, è quello che sembrerebbe avere un ruolo fondamentale nel controllo dell'infiammazione durante il processo di guarigione.

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