Vaccini Covid: arrivano 1,5 milioni di dosi Pfizer, al via consegna alle Regioni

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Lo ha reso noto il Commissariato per l’emergenza coronavirus. Le dosi arriveranno "in mattinata presso gli aeroporti di Ancona, Bergamo Orio al Serio, Brescia Montichiari, Bologna, Malpensa, Napoli, Pisa, Roma Ciampino e Venezia"

"Inizierà oggi la consegna alle Regioni di oltre 1,5 milioni di dosi di vaccino Pfizer di previsto arrivo in mattinata presso gli aeroporti di Ancona, Bergamo Orio al Serio, Brescia Montichiari, Bologna, Malpensa, Napoli, Pisa, Roma Ciampino e Venezia". Lo ha reso noto l'ufficio del Commissario straordinario per l’emergenza Covid, Francesco Paolo Figliuolo. "Le dosi verranno consegnate direttamente alle strutture designate dalle Regioni, per la successiva distribuzione ai punti di somministrazione", ha aggiunto.

Vaccino Johnson & Johnson, al via da oggi la distribuzione delle dosi

 

Da oggi comincerà anche la distribuzione delle 184 mila dosi di vaccino Janssen (Johnson & Johnson) immagazzinate presso l'hub nazionale vaccini della Difesa di Pratica di Mare. È quanto disposto nella serata di ieri dal Commissario straordinario per l'emergenza coronavirus Francesco Paolo Figliuolo, dopo il "verdetto" dell'Ema su trombosi rare e sicurezza e a seguito della comunicazione dell'Agenzia Italiana per il Farmaco, che ha dato via libera all'uso del vaccino dopo la sospensione precauzionale.
Come annunciato in una nota dalla stessa Ema al termine della revisione sul vaccino anti-Covid, l'Agenzia europea del farmaco, pur riconoscendo "possibili" legami di causa-effetto tra il vaccino di Johnson & Johnson e alcuni eventi "molto rari" di trombosi cerebrale che si sono verificati negli Stati Uniti, ha evidenziato che nella somministrazione del vaccino prodotto dal gruppo Jansenn, "i benefici superano i rischi". Tutti gli eventi rari di trombosi cerebrale, nello specifico, "si sono verificati in persone di età inferiore a 60 anni, entro tre settimane dalla vaccinazione" e nella maggioranza dei casi, si tratta di donne. Dunque, “sulla base delle prove attualmente disponibili, i fattori di rischio specifici non sono stati confermati", hanno riferito gli esperti dell'Ema.

 

J&J, ministero: uso preferenziale per over-60

Nella serata di ieri è arrivata la decisione dell’Italia sul vaccino anti-Covid Johnson & Johnson: la scelta è quella di raccomandare l’uso preferenziale nei soggetti oltre i 60 anni di età.
"Il vaccino Janssen è sicuro", affermano Franco Locatelli (Consiglio Superiore di Sanità), Nicola Magrini (Aifa) e Gianni Rezza (Ministero della Salute) in una nota del ministero della Salute. "Preso atto del pronunciamento dell'Ema e del parere della Cts di Aifa, che ribadisce l'estrema rarità degli eventi di trombosi associata a trombocitopenia descritti a seguito della vaccinazione contro COVID-19 effettuata con il vaccino Janssen-Johnson & Johnson, e considerato che tale vaccino si è dimostrato sicuramente efficace nel ridurre il rischio di malattia grave, ospedalizzazione e morte connesso al Covid-19, si raccomandano le stesse condizioni di utilizzo del vaccino Vaxzevria" di AstraZeneca.
"Pertanto - si legge nella nota - il vaccino Janssen, il cui uso è approvato a partire dai 18 anni di età dovrà essere preferenzialmente somministrato a persone di età superiore ai 60 anni, ovvero a coloro che, avendo un rischio elevato di malattia grave e letale, necessitano di essere protette in via prioritaria".

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