Il risultato, ottenuto dai ricercatori dell'Università di Wollongong e dell'ANSTO, apre la strada allo sviluppo di una terapia di combinazione con nanoparticelle magnetice, per colpire alcune delle neoplasie più aggressive
Dalla ricerca australiana arriva un nuovo possibile approccio terapeutico contri i tumori del cervello più aggressivi. Secondo un nuovo studio condotto da un team di ricercatori dell'Università di Wollongong e dell'ANSTO (l'organizzazione australiana per la ricerca e tecnologia nucleare), una nuova nanoparticella magnetica potrebbe essere utilizzata in combinazione con il trattamento con radiazioni e la terapia del calore per attaccare i tumori cerebrali letali e riuscire a debellale le cellule cancerose.
Lo studio nel dettaglio
Nel corso dello studio, il team di ricerca ha collaborato con l'Australian Centre for Neutron Scattering dell'ANSTO, per studiare le proprietà magnetiche delle nanoparticelle e la loro possibile applicazione nel trattamento del cancro, inclusa la capacità di attraversare la barriera ematoencefalica, un ostacolo che impedisce altre terapie. "Gli effetti biologici delle nanoparticelle sono tossici per le cellule tumorali, ma non per le cellule normali", ha spiegato il biofisico e nano-scienziato Moeava Tehei, coordinatore della ricerca. "È un approccio promettente, che potrà essere utilizzato in una terapia di combinazione, per colpire alcuni dei tumori più aggressivi e letali". In particolare, i ricercatori si sono concentrati sull'analisi delle nanoparticelle di un composto chiamato manganite di lantanio, a cui è stato aggiunto l'argento. "Le proprietà magnetiche sono importanti perché consentono alle nanoparticelle di colpire il sito del cancro e possono essere utilizzate nella terapia del calore magnetico", ha aggiunto il coordinatore dello studio, per poi precisare: "Abbiamo usato il nostro strumento a neutroni, per verificare se le proprietà magnetiche delle nanoparticelle cambiano a temperature diverse. Questo è importante perché esiste una gamma di temperatura critica per il trattamento termico magnetico. Ciò significa che potremo utilizzare questi tipi di nanoparticelle, in combinazione con altri trattamenti contro il cancro, per attaccare direttamente i tumori cerebrali letali".