Malattie del cuore, un evento sull'importanza della prevenzione

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Si svolgerà il 13 maggio prossimo, promosso dalla Società Italiana per la Prevenzione Cardiovascolare (Siprec) con la partecipazione di specialisti di diverse discipline. L’evento punterà l'attenzione sull’importanza della prevenzione ma anche su stili di vita, fattori di rischio, aderenza alle terapie e sulla lotta a quelli che sono considerati veri e propri “nemici del cuore”, come colesterolo, diabete, fumo, ipertensione, obesità e stress

“La prevenzione delle malattie cardiovascolari rappresenta ancora oggi, anche alla luce delle gravi conseguenze determinate dalla pandemia di Covid-19 soprattutto nei pazienti con patologie cardiovascolari, un obiettivo primario del nostro sistema sanitario e più in generale un’esigenza della nostra società”. Così la Società Italiana per la Prevenzione Cardiovascolare (Siprec), ha presentato il lancio della Prima Giornata Italiana per la Prevenzione Cardiovascolare, che si svolgerà il 13 maggio 2021, attraverso un evento online cui interverranno specialisti di diverse discipline, come cardiologi, nutrizionisti, diabetologi, medici di medicina generale, geriatri e pediatri.

I numeri in Italia

Ictus, infarto e scompenso cardiaco, sottolineano gli esperti, rappresentano la principale causa di morte in Italia, con circa 240mila decessi ogni anno e 7,5 milioni di persone che convivono con problemi connessi a queste patologie. Da qui l’idea di accendere i riflettori sulla necessità della prevenzione, con l’evento che la Siprec, organizzerà online e che punterà l'attenzione su stili di vita, fattori di rischio, aderenza alle terapie e sulla lotta a quelli che sono considerati veri e propri “nemici del cuore”, come colesterolo, diabete, fumo, ipertensione, obesità e stress. E, tra i vari argomenti, si parlerà anche delle innovazioni legate agli sviluppi della telemedicina, ma anche degli effetti della pandemia sui pazienti cardiovascolari, tra rinuncia forzata alle cure e allungamento delle liste d'attesa. Secondo Massimo Volpe, presidente di Siprec, “il Sars-Cov-2 ha effetti diretti sul sistema cardiovascolare”, dal momento che “le alterazioni dell'endotelio, ossia il rivestimento delle pareti cardiovascolari, sono la causa delle trombosi che caratterizzano il Covid-19”. Inoltre, ha sottolineato l’esperto, “sono proprio questi pazienti quelli ad aver pagato il dazio più alto ala pandemia, soprattutto quelli in età avanzata con comorbidità come ipertensione, diabete, obesità. A questo quadro clinico, si aggiunge il peggioramento delle attività di prevenzione, che permetterebbe di ridurre sia i decessi che le ospedalizzazioni", ha detto.

L’aumento dei fattori di rischio

I fattori di rischio per le malattie cardiovascolari, sempre secondo Volpe, sono aumentati anche a causa delle cattive abitudini che molte persone si sarebbero concesse di pari passo con il crescere delle restrizioni, legate alla pandemia. "I continui lockdown hanno portato a un'alimentazione con un più elevato livello calorico, oltre che a una minore attività fisica. Mentre d'altro canto hanno incentivato cattive abitudini come il consumo di alcol e fumo", ha poi concluso.

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