Secondo la circolare del ministero della Salute, che aggiorna le raccomandazioni sul preparato anglo-svedese, "chi ha già ricevuto una prima dose Vaxzevria può completare il ciclo col medesimo vaccino"
In una nuova circolare, il ministero della Salute ha aggiornato le raccomandazioni sul vaccino anti-Covid Vaxzevria di AstraZeneca, confermando la scelta di raccomandare l’uso preferenziale del preparato anglo-svedese nei soggetti oltre i 60 anni di età. Ma chi tra gli under 60 ha già ricevuto la prima dose di vaccino AstraZeneca deve cambiare farmaco per il richiamo? La circolare risponde anche a questo interrogativo, chiarendo che "chi ha già ricevuto una prima dose Vaxzevria può completare il ciclo col medesimo vaccino".
Il parere della Cts
Nel parere della Commissione tecnico scientifica (Cts) dell'Agenzia italiana del farmaco (allegato alla circolare del ministero della Salute), dopo la valutazione di Ema e Aifa sul vaccino e i rischi di trombosi, viene precisato che "al momento non esistono dati sul rischio correlato alla seconda dose in quanto essa è stata somministrata solo ad un numero limitato di soggetti". Tuttavia, la Cts segnala che "ad oggi, la maggior parte dei casi" molto rari di tromboembolismi anche gravi, "è stata segnalata in soggetti di età inferiore ai 60 anni e prevalentemente nelle donne" e che "tali eventi sono stati osservati per lo più entro 14 giorni dalla somministrazione della prima dose di vaccino".
AstraZeneca, la circolare del ministero della Salute
Nella circolare, a firma del direttore generale del ministero della Salute, Gianni Rezza, si ricorda che il vaccino anglo-svedese è approvato a partire dai 18 anni di età, ma se ne raccomanda "un uso preferenziale nelle persone di età superiore ai 60 anni", in quanto nelle fasce di età più avanzate si riscontra un "basso rischio di reazioni avverse di tipo tromboembolico a fronte della elevata mortalità da Covid-19".
Inoltre, la Commissione tecnico scientifica (Cts) dell'Aifa sottolinea che il bilancio beneficio/rischio del vaccino si conferma "complessivamente positivo" e rileva che "al momento non sono stati identificati analoghi segnali di rischio" di eventi trombotici "per i vaccini a mRNA. Non è invece ancora possibile esprimere un giudizio in merito ad altri vaccini che utilizzano piattaforme vaccinali virali".