Covid, Agenas: in Italia terapie intensive al 38%, oltre soglia critica in 12 Regioni
Salute e BenessereSalgono a 12 le Regioni italiane che superano il livello d'allerta del 30% delle terapie intensive. Lo riporta il monitoraggio realizzato dall’Agenzia Nazionale per i Servizi Sanitari Regionali del nostro Paese, aggiornato al 21 marzo, che segnala anche un aumento dei ricoveri Covid nei reparti italiani, oltre la soglia critica del 40% in 9 Regioni o province autonome
Continua a crescere in tutta Italia l'occupazione dei posti letto nelle terapie intensive.
A sottolinearlo, il monitoraggio realizzato dall'Agenas, l’Agenzia Nazionale per i Servizi Sanitari Regionali, aggiornato al 21 marzo 2021. Secondo gli esperti, a livello nazionale, i posti letto occupati da pazienti Covid nelle terapie intensive arrivano adesso a toccare quota 38% e già da quasi due settimane hanno superato la cosiddetta soglia critica del 30%, oltre la quale diventa difficile la presa in carico degli altri malati. Il monitoraggio Agenas segnala anche un aumento del numero dei posti letto nei reparti di malattie infettive, medicina generale e pneumologia occupati da pazienti positivi al coronavirus. Il valore nazionale torna sopra la soglia d'allerta del 40%.
Agenas, terapie intensive sopra soglia 30% in 12 regioni
In particolare, proprio secondo il monitoraggio pubblicato online da Agenas, salgono a 12 le Regioni italiane che superano il livello d'allerta del 30% delle terapie intensive occupate da pazienti Covid: Abruzzo (49%), Emilia Romagna (52%), Friuli Venezia Giulia (46%), Lazio (34%), Lombardia (57%), Marche (61%), Molise (41%), Provincia autonoma di Trento (58%), Piemonte (55%), Puglia (37%), Toscana (41%) e Umbria (52%). Il valore si attesta, invece, al 30% nella Provincia autonoma di Bolzano.
L’aumento del numero dei posti letto Covid
Come accennato precedentemente, gli esperti dell’Agenzia Nazionale per i Servizi Sanitari Regionali segnalano anche l’aumento del numero dei posti letto occupati da pazienti Covid nei reparti di malattie infettive, medicina generale e pneumologia (ora al 42%).
A superare la soglia critica del 40%, individuata dal Decreto del Ministero della Salute e oltre la quale diventa difficile la presa in carico degli altri malati, sono 9 Regioni o province autonome: Abruzzo (45%), Emilia Romagna (55%), Friuli Venezia Giulia (47%), Lombardia (52%), Marche (65%), Molise (45%), Piemonte (59%), Puglia (46%) e Umbria (43%). Il valore è invece al 40% in Lazio.