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Covid Uk, “27mila morti in meno con lockdown un mese prima”: lo studio

Salute e Benessere

Lo ha sottolineato un rapporto della Fondazione Resolution, think tank che si occupa di questioni economiche e sociali, ripreso anche dal “The Guardian”. Secondo gli esperti, il governo Johnson, pur avendo agito in maniera efficacia sui vaccini, ha ritardato sul ripristino delle restrizioni, soprattutto considerando i nuovi contagi prima di Natale. Anticipando il terzo lockdown nazionale a dicembre e non a gennaio, come invece successo, si sarebbero potute evitare 27mila vittime

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La scelta di anticipare ad inizio dicembre 2020 il terzo lockdown nazionale nel Regno Unito, introdotto invece a partire dal 4 gennaio e sostanzialmente ancora in atto senza considerare la riapertura delle scuole dall'8 marzo, avrebbe potuto salvare la vita a 27.000 delle persone morte per il Covid nel corso dell'ultima ondata dei contagi. A dirlo, facendo una stima, è un rapporto della Fondazione Resolution, think tank che si occupa di questioni economiche e sociali, commentato e ripreso anche in un articolo pubblicato dal “The Guardian”.

I casi prima di Natale

Il rapporto, si legge, ha affermato che ritardare l'inizio dell'ultimo lockdown posticipandolo a gennaio, nonostante le prove di casi di contagio in rapida crescita anche prima di Natale, ha così portato a circa un quinto di tutti i decessi causati dal virus. Secondo gli esperti di Fondazione Resolution, dunque, questi decessi avrebbero potuto essere evitati se le restrizioni fossero state messe in atto abbastanza rapidamente per impedire che il tasso di mortalità aumentasse sin dall'inizio di dicembre 2020. Il rapporto, in sostanza, ha denunciato come "disastrose" le esitazioni imputate al governo di Boris Johnson, anche in virtù del fatto che già prima di Natale era scattato l'allarme per la diffusione dell'aggressiva nuova “variante inglese” del coronavirus.

Le accuse al governo

Nel documento, inoltre, viene elogiato l'esecutivo Tory per la rapidità e l'efficacia dell'organizzazione della campagna di vaccinazioni portata avanti in questi mesi e per il sostegno finanziario ad aziende e lavoratori che ha incluso in media 6.700 sterline a famiglia. Ma viene comunque rimarcata l’accusa di aver agito in ritardo o in maniera particolarmente "timida" sul ripristino delle restrizioni, soprattutto considerando la nuova ondata dell'infezione. A inizio dicembre, in effetti, il governo Johnson decise di annunciare una stretta sul sistema di allerte colorate territoriali e delle cautele relative, molto simili a quelle attualmente in vigore nel nostro Paese, decidendo per la chiusura delle scuole solo a partire dal 20 del mese e optando per il terzo lockdown generale dall’inizio della pandemia solamente dopo Capodanno. In base ai calcoli degli studiosi di Fondazione Resolution, tutte queste decisioni si sono rivelate infelici, anche considerando un altro aspetto, quello del rilancio economico. Questo perché, hanno concluso gli esperti, la durata del successivo stop delle attività ha prodotto un impatto negativo ulteriore su diverse aziende e soprattutto sui risparmi delle famiglie britanniche a più basso reddito.

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