Bambini, neuroblastoma: nuove speranze dalla terapia Car-T

Salute e Benessere

Sui topi la terapia ha bloccato la progressione del neuroblastoma metastatico. Il risultato è stato ottenuto da un team di ricercatori del Children's Hospital di Los Angeles

Dalla Car-T, una terapia finora utilizzata contro i tumori del sangue, arrivano nuove speranze contro i tumori solidi e in particolare contro il neuroblastoma, un raro tipo di cancro che colpisce soprattutto i neonati e i bambini al di sotto dei 10 anni. È quanto emerso da un nuovo studio pre-clinico condotto da un team di ricercatori del Children's Hospital di Los Angeles.

Car-T e tecnologia SynNotch

 

Car-T è una terapia che consente di "armare" le cellule del sistema immunitario contro il tumore, per fare in modo che siano in grado di riconoscere e attaccare l'antigene presente sulla superficie delle cellule cancerose. Tuttavia, nei tumori solidi, gli antigeni bersaglio si trovano anche nei tessuti sani e la Car-T rischierebbe di colpire anche le cellule sane. Per ovviare a questo problema, il team di ricerca ha utilizzato la tecnologia SynNotch, tramite la quale è possibile "istruire" le cellule immunitarie per fare in modo che riconoscano con precisione le cellule tumorali, utilizzando un antigene come target e un altro come gate.
Come spiegato dai ricercatori sulle pagine della rivista Nature Communications, grazie a questa tecnologia, i linfociti entrano in azione solo in presenza del doppio segnale, limitando così il rischio di colpire tessuti sani. "Avevamo bisogno di un modo per salvare le cellule e i tessuti sani", ha spiegato Babak Moghimi, primo autore dello studio.

 

Risultati promettenti da test su modelli animali

 

Da successivi test condotti su modelli animali e in culture cellulari, utilizzando due antigeni presenti nel tumore pediatrico, il GD2 come gate e il B7H3 come target, sono emersi risultati "promettenti".
I risultati di questa nuova ricerca potrebbero rappresentare un punto di svolta nella lotta a questa neoplasia. Sui topi la terapia ha infatti bloccato la progressione del neuroblastoma metastatico, senza effetti tossici.

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