Covid, vaccino: in Puglia 13mila persone immunizzate con la seconda dose

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Nel complesso, secondo il rapporto del ministero della Salute, sono 83.560 le dosi di vaccino somministrate finora nella Regione, di cui 7.200 circa ad anziani con età superiore ai 70 anni

In Puglia, tra gli operatori sanitari e gli ospiti delle case di riposo, sono circa 13mila le persone che hanno già sviluppato un'immunità contro il coronavirus, grazie alla somministrazione della seconda dose del vaccino anti-Covid messo a punto da Pfizer-BioNTech. Lo riporta l'Ansa, in base ai numeri forniti da fonti sanitarie. (Pillole di vaccino, dal vaiolo al Covid-19: i video delle puntateCovid-19, il vaccino in Italia e nel mondo: DATI E GRAFICI)

Puglia: somministrate 83mila dosi di vaccino

 

Nel complesso, secondo il rapporto del ministero della Salute, sono invece 83.560 le dosi di vaccino somministrate finora in Puglia, di cui 7.200 circa ad anziani con età superiore ai 70 anni. L'efficacia del siero, come riporta l'Aifa in una nota dedicata al vaccino messo a punto da Pfizer-BioNTech, è stata dimostrata dopo una settimana dalla seconda dose.
Al momento, tuttavia, non è ancora stata definita con certezza la durata della vaccinazione, in quanto come sottolinea l'Agenzia italiana del farmaco, "il periodo di osservazione è stato necessariamente di pochi mesi, ma le conoscenze sugli altri tipi di coronavirus indicano che la protezione dovrebbe essere di almeno 9-12 mesi".

 

Csv Puglia chiede di inserire volontari in piano vaccinazione

 

Mentre prosegue la campagna di vaccinazione anti-Covid nella Regione, il Volontariato pugliese chiede di essere inserito tra le categorie che devono ricevere il vaccino dopo il personale sanitario e parasanitario.
In una missiva diretta al governatore della Puglia, Michele Emiliano, e all'assessore alla Sanità Pier Luigi Lopalco, Francesco Riondino, Presidente CSV Net Puglia, e Davide Giove, Portavoce Forum regionale Terzo Settore ricordano che "non è irrisorio il numero dei volontari risultati contagiati, né quello di coloro che sono deceduti per aver contratto il virus nello svolgimento di attività solidali".
Proprio "in nome e in memoria di quei volontari che hanno immolato la vita in uno slancio di solidarietà", il volontariato pugliese, precisano Riondino e Giove, chiede "oggi al presidente Emiliano di valutare la possibilità di inserire nel piano di vaccinazioni regionale, fatte salve le priorità da riconoscere legittimamente al personale sanitario e socio-sanitario, nonché alle fragilità a rischio, anche i volontari degli Enti del Terzo settore". Tale misura "dovrebbe essere adottata in via prioritaria ai volontari che svolgono attività che li espongono al contagio e nelle quali possono diventare loro stessi, se positivi asintomatici, portatori del Covid-19".

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