Tumori, scoperti i batteri che "indicano" la malattia. Lo studio

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Un team di ricercatori della Duke University ha messo a punto un algoritmo basato sull'Intelligenza artificiale, che ha permesso di scoprire le informazioni genetiche dei microbi che contaminano le cellule cancerose. La scoperta potrà aiutare ad individuare nuovi biomarcatori patologici che permettono la diagnosi precoce

Un team di ricercatori della Duke University ha messo a punto un algoritmo basato sull'Intelligenza artificiale, che ha permesso di scoprire le informazioni genetiche dei batteri che "vivono nei tumori" e che contaminano le cellule cancerose.
Con un quadro più chiaro del microbiota che vive in vari organi, i ricercatori saranno ora in grado di trovare nuovi biomarcatori patologici potenzialmente utili per riuscire a diagnosticare precocemente la malattia. Il risultato, descritto nel dettaglio sulle pagine della rivista scientifica Cell Host & Microbe, sarà utile anche per comprendere come i tumori influenzano il corpo umano.

Lo studio nel dettaglio

 

Il nuovo studio si basa sui dati raccolti nel "Cancer Genome Atlas" (TCGA), un programma di genomica del cancro che ha caratterizzato (a livello molecolare), oltre 20mila tumori primari che coprono 33 tipi di cancro. L'atlante, disponibile gratuitamente, fotografa il Dna, i marcatori epigenetici e quali proteine vengono prodotte. In una prima analisi, i ricercatori hanno scoperto che i tessuti degli organi sani e cancerosi hanno una composizione del microbiota leggermente diversa e che conoscere le informazioni genetiche dei batteri che "vivono" nei tumori potrebbe aiutare a diagnosticare il cancro.

 

The Cancer Microbiome Atlas

 

In un ulteriore studio dei dati raccontati nell'atlante, i ricercatori hanno notato, nei casi di cancro del colon-retto, una particolare abbondanza di Fusobacterium nucleatum, che ha dimostrato di essere indicativo di stadio, sopravvivenza, metastasi e persino della risposta ai farmaci che vengono dati nelle terapie.
"Abbiamo inventato un metodo in grado di estrarre i microbi che erano in ogni campione e lo abbiamo utilizzato per costruire quello che abbiamo chiamato The Cancer Microbiome Atlas, che sarà una risorsa straordinaria per la comunità e ci permetterà di capire come il cancro altera il microbioma di un organo", ha spiegato Xiling Shen, docente associato di ingegneria biomedica alla Duke.

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