Osservato per la prima volta in azione il Dna a quadrupla elica

Salute e Benessere
Imperial College di Londra

Il risultato si deve a un team di ricercatori coordinato dall'Imperial College di Londra ed è stato ottenuto grazie a una speciale sonda fluorescente in grado di mostrare come i G-quadruplex interagiscono con altre molecole all'interno delle cellule viventi

Un team di ricercatori britannici guidato dall'Imperial College di Londra è riuscito per la prima volta a osservare in azione il Dna a quadrupla elica, una rara e particolare struttura della molecola della vita, nota anche come G-quadruplex, che potrebbe giocare un ruolo importante nei tumori.
Il risultato, descritto nel dettaglio sulle pagine della rivista specializzata Nature Communications, è stato ottenuto grazie a una speciale sonda fluorescente in grado di mostrare come i G-quadruplex interagiscono con altre molecole all'interno delle cellule viventi. Capire come si comportano nelle cellule umane le molecole del Dna a 4 eliche potrà accelerare la ricerca e lo sviluppo di nuovi medicinali per combattere il cancro.

Il Dna a quadrupla elica

 

L'esistenza del Dna a quadrupla elica è stata dimostrata dalla ricercatrice italiana Giulia Biffi dell'Università di Cambridge, che otto anni fa riuscì per la prima volta a isolare questa particolare struttura nelle cellule umane. Da allora G-quadruplex ha attirato l'interesse della comunità scientifica internazionale soprattutto per il suo possibile legame con diverse malattie.
"Sempre più indizi indicano che il Dna a quadrupla elica giochi un ruolo importante in vari processi cruciali per la vita e in tutta una serie di malattie, ma finora mancava la possibilità di visualizzarlo direttamente nelle cellule viventi. I G-quadruplex sono così rari che è come cercare un ago nel pagliaio, quando anche l'ago è fatto di paglia", ha spiegato il chimico Ben Lewis.

 

Lo studio nel dettaglio

 

Per ovviare a questo problema, il team di ricerca ha utilizzato una speciale sonda denonimata DAOTA-M2, che diventa fluorescente in presenza dei G-quadruplex, indipendentemente dalla concentrazione della molecola.
I ricercatori sono così riusciti a studiare  come i G-quadruplex interagiscono con altre due proteine ("elicasi"), che agiscono srotolando e rompendo la quadrupla elica.
La sonda utilizzata nello studio è anche utile per verificare se particolari molecole inserite nella cellula sono in grado di legarsi alla quadrupla elica e di bloccarne l'attività. Si tratta di una tecnica che potrebbe rivelarsi particolarmente utile per identificare eventuali candidati che hanno il potenziale per diventare farmaci antitumorali.

This picture taken on April 24, 2020 shows a sign of the World Health Organization (WHO) in Geneva next to their headquarters, amid the COVID-19 outbreak, caused by the novel coronavirus. (Photo by Fabrice COFFRINI / AFP) (Photo by FABRICE COFFRINI/AFP via Getty Images)

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