Covid, in Vaticano le vaccinazioni inizieranno a metà gennaio

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L’annuncio è arrivato dalla Direzione Sanità e Igiene del Governatorato. Per conservare le dosi del vaccino di Pfizer-BioNTech in arrivo è stato acquistato un “ultra low temperature refrigerator”

Come reso noto dalla Direzione Sanità e Igiene del Governatorato, nei prossimi giorni inizierà la campagna di vaccinazione contro il coronavirus Sars-CoV-2 all’interno dello Stato della Città del Vaticano. Si prevede che nella seconda settimana di gennaio i vaccini di Pfizer-BioNTech arriveranno in una quantità sufficiente a coprire il fabbisogno della Santa Sede e dell’intero Paese. Per conservare le dosi in arrivo è stato acquistato un “ultra low temperature refrigerator”. Il siero anti-Covid di Pfizer, infatti, dev’essere conservato a una temperatura di -70 gradi Celsius.

L’inizio della campagna vaccinale in Vaticano

La campagna vaccinale dovrebbe iniziare nella seconda metà di gennaio. È stata pianificata secondo i criteri di selezione delle categorie più esposte al contagio e secondo le adesioni volontarie. La priorità sarà data al personale sanitario e di pubblica sicurezza, agli anziani e alle figure professionali più frequentemente a contatto con il pubblico. Le dosi saranno somministrare nell’atrio dell’Aula Paolo VI, da personale medico e infermieristico qualificato dalla Direzione di Sanità e Igiene del Governatorato dello Stato della Città del Vaticano, sempre in linea con le raccomandazioni sanitarie per la pandemia.

 

Il via libera dell’Oms al vaccino

Dopo essere stato approvato da vari enti, tra cui l’Agenzia europea per i medicinali (Ema) e l’Agenzia italiana del farmaco (Aifa), il vaccino anti-Covid di Pfizer-BioNTech ha da poco ricevuto il via libera anche da parte dell’Organizzazione Mondiale della Sanità (Oms). Questa decisione rappresenta una svolta importante per i Paesi in via di Sviluppo, dove presto potranno essere avviate delle campagne di vaccinazione. Riportando la notizia, la Cnn ha spiegato che l’approvazione dell’Oms consentirà alle nazioni sprovviste di enti regolatori propri o di mezzi per valutare in modo rigoroso l’efficacia e la sicurezza dei farmaci, di poter accelerare i processi di approvazione e i programmi di vaccinazione. L’Agenzia dell’Onu ha reso noto che organizzazioni come l’Unicef potranno procurarsi le dosi messe a disposizione da Pfizer/BioNTEch per consegnarle nei Paesi più in difficoltà.

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