Covid-19, Zaia: "Con l'immunità ci sarà un passaporto sanitario"

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Lo ha dichiarato il governatore del Veneto in un'intervista al Corriere della Sera. "Il vaccino certamente è volontario, ma chi rappresenta un rischio per gli altri avrà dei problemi", ha aggiunto

In un'intervista al Corriere della Sera, il governatore del Veneto, Luca Zaia, parlando del vaccino contro il Covid-19 e della campagna vaccinale che ha preso il via nella giornata di ieri, 27 dicembre, ha dichiarato che si vaccinerà "quando arriverà il suo turno". "Perché ogni vaccino che non arriva a chi ne ha più bisogno è un’opportunità persa. Ho detto ai miei direttori generali di non vaccinarsi: perché i vaccini, nella prima fase, servono per chi sta nelle terapie intensive, non per chi sta in ufficio", ha aggiunto Zaia, commentando, seppur indirettamente, la scelta del presidente della Campania, Vincenzo De Luca, che ha deciso però di farsi inoculare il farmaco nel giorno del Vaccine Day. "Al momento, ci sono arrivate 875 dosi. Ma quando ce ne daranno altre, noi siamo prontissimi: abbiamo una macchina da guerra vaccinale - ha dichiarato Zaia - Noi abbiamo avuto una pre-adesione del 90%. Però credo che ormai i tempi siano maturi per un passaporto sanitario". "Il vaccino certamente è volontario, ma chi rappresenta un rischio per gli altri avrà dei problemi. Le compagnie aeree hanno iniziato a dire che vogliono passeggeri con la garanzia del vaccino, ma presto cominceranno a chiederlo le strutture ricettive, gli spazi per congressi e via dicendo. In Veneto, certamente, potremo provvedere rapidamente: siamo stati la prima regione a istituire un’analisi vaccinale che oggi è aggiornata e digitalizzata", ha precisato il governatore del Veneto.

Zaia: "In Veneto tanti contagi? Ma qui facciamo migliaia di tamponi"

 

"Passiamo tutti i giorni per la regione con il maggior numero di contagi, ma non è vero. Il primo giorno che ci siamo presi il primato avevamo fatto circa 60mila tamponi tra rapidi e molecolari. I contagiati erano 3.000, quindi il 5%. In quello stesso giorno, la regione che passava per la migliore della classifica aveva trovato 40 positivi su 400 tamponi. Il che significa il 10%: il doppio", ha poi aggiunto il governatore del Veneto,  rimarcando l'alto numero di tamponi rapidi eseguiti in Veneto e contestualizzando i dati diffusi negli ultimi giorni, che danno la Regione da lui guidata in testa alla classifica per contagi. "In Veneto la situazione è assolutamente seria, e lo sarà fino a quando avremo dimesso l’ultimo paziente. Il Covid è un incubo. Ma da qui al leggere i dati senza la necessaria consapevolezza, ce ne corre", ha aggiunto.

 

Zaia: "Tamponi rapidi non sono inclusi nella statistica"

 

In Veneto "da sempre facciamo un gran numero di tamponi rapidi. Che però, sulla base della circolare del febbraio scorso, non possono essere inclusi nella statistica. O meglio: i positivi sono contati, ma il loro numero viene caricato sui soli tamponi molecolari. Ma nei prossimi giorni, questo cambierà", ha aggiunto Zaia, precisando di aver ricevuto dal ministero "la bozza della circolare che sostituirà quella di febbraio, che include i tamponi rapidi".
"La verità è che la nostra regione in ottobre aveva il 5% dei positivi sui test, in novembre e dicembre l'8%. Mentre la media nazionale è del 12,48%. Il tasso di positività oltre il 36% non esiste. Immaginiamo un campo minato e dividiamolo a metà. Se in una parte si manda una sola persona a cercare le mine" e "nell'altra si mandano 50 persone, in quale parte si troveranno più mine?", si chiede Zaia, che poi rivendica: "Siamo stati la prima Regione a istituire un'analisi vaccinale che oggi è aggiornata e digitalizzata. Nella prima fase ci sono stati mesi di lockdown, tutti chiusi
in casa. A marzo facevamo 2.000 tamponi al giorno, oggi sono 60 mila. Non c'erano mascherine, ora ci sono". "Ogni 15 giorni facciamo il test ai 60 mila lavoratori della sanità, ai 30 mila ospiti delle case di riposo e ai 30 mila lavoratori di queste ultime ogni 4 giorni. E abbiamo assunto 1.200 medici", ha concluso il governatore del Veneto.

Milano, covid-19 . Ospedale San Carlo, esecuzione tamponi con esito immediato, modalita'  drive in (Maurizio Maule/Fotogramma, Milano - 2020-08-18) p.s. la foto e' utilizzabile nel rispetto del contesto in cui e' stata scattata, e senza intento diffamatorio del decoro delle persone rappresentate

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