"La nuova variante non è più letale, ma circola con una velocità più alta del 70-80%" spiega il consulente del ministero della Salute Walter Ricciardi. Per adesso non sembra alterata "la capacità protettiva del vaccino"
"Gli inglesi sapevano già da settembre che era in circolazione questa variante del coronavirus. Hanno taciuto per mesi, non ci hanno avvertito. Ora serve il lockdown. O comunque misure molto severe". Lo ha dichiarato in un'intervista a Il Messaggero il consulente del ministero della Salute Walter Ricciardi. "La nuova variante - aggiunge - non è più letale, ma circola con una velocità più alta anche del 70-80%". Per adesso non sembra alterata invece "la capacità protettiva del vaccino".
Ricciardi sulle scuole
"In queste condizioni – prosegue Ricciardi nell'intervista - sarà difficile riaprire le scuole il 7 gennaio. A Natale si rischia una nuova impennata". Intanto i voli dal Regno Unito, sostiene, vanno chiusi in tutta Europa: "Di fronte a questa nuova variante che probabilmente è già in Italia, temo che chiusure severe siano inevitabili". Anche perché secondo il consulente del ministero della Salute le misure decise per le festività nel 2020 non sarebbero sufficienti. "La circolazione del virus è intensa – spiega - il numero di infetti è alto. Le misure di contenimento devono durare di più. Almeno un mese, un mese e mezzo". Inoltre "quello che non funziona è la fretta con cui si passa da un colore all'altro".
Più vaccini, più armi
"La stragrande maggioranza degli italiani - dice ancora - rispetta le regole. Però c'è un 10-20% per cento non incline a modifiche del proprio comportamento". Ricciardi parla poi di vaccini anti Covid: "Di AstraZeneca sappiamo che hanno due protocolli: uno con 'dose piena-dose piena' che ha una protezione intorno al 70%, e uno 'mezzadose-dose piena' che l'ha al 90%. Questo però deve essere consolidato da una sperimentazione di fase 3 e serviranno altri mesi. Potrebbero registrare il primo protocollo, che comunque ci darebbe un altro vaccino con una protezione importante, con diversi milioni di dosi". "Pfizer e Moderna agli anziani, AstraZeneca ai più giovani – questa la sua ipotesi - L'importante è avere più armi: Johnson&Johnson dovrebbe essere pronto a primavera ed è interessante, perché è monodose".