Covid, Catena (Sacco) a Sky TG24: “Aumentano ricoveri, situazione può diventare esplosiva”

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Emanuele Catena, direttore della terapia intensiva dell’Ospedale Sacco di Milano, ha spiegato che proiettando questo trend nei giorni a venire si potrebbe passare dalle poche decine alle centinaia di pazienti ricoverati. “Una situazione potenzialmente esplosiva, serve rispetto delle regole”

“Ci sono elementi di forte preoccupazione. Non tanto legati al numero dei ricoveri in terapia intensiva, ieri in Lombardia avevamo 63 ricoveri nelle nostre rianimazioni, ma a preoccuparci è l’andamento dei ricoveri. Da qualche giorno assistiamo a un aumento esponenziale delle richieste, tre giorni fa avevamo quattro ricoveri in più, poi ne abbiamo avuti otto e ieri ne abbiamo avuti undici. In queste ore la pressione è molto forte”. A “Buongiorno” su Sky TG24 Emanuele Catena, direttore della terapia intensiva dell’Ospedale Sacco di Milano, lancia un allarme riguardo il trend crescente dei ricoveri da coronavirus (L'INTERVISTA COMPLETA).

Cosa ci attende e come evitarlo

“Se immaginiamo di proiettare questo trend nei prossimi giorni e nelle prossime settimane – ha proseguito Catena - potremo trovarci dalle attuali poche decine di pazienti ricoverati alle centinaia. Questa situazione potrebbe potenzialmente diventare molto esplosiva e allarmante”. Un andamento che si può interrompere, ma solo “se tutti quanti siamo molto scrupolosi nell’osservare le regole che ci sono state date”. Quelli del Sacco, per ora, “sono pazienti meno gravi rispetto alla prima ondata”. “Le manifestazioni cliniche sono identiche ma ad oggi la mortalità è molto più contenuta” ha anche aggiunto Emanuele Catena, parlando del fatto che i numeri odierni in terapia intensiva si caratterizzano per una riduzione della fascia di età.

La nuova Terapia Intensiva all'Ospedale Sacco durante l'emergenza Coronavirus a Milano, 29 maggio 2020.ANSA/Mourad Balti Touati
Inaugurazione nuova terapia intensiva ospedale Sacco - ©Ansa

Milano a rischio

Secondo l’opinione del direttore della terapia intensiva dell’Ospedale Sacco di Milano, la città è a rischio. “A differenza della prima ondata – ha spiegato - dove Milano in qualche modo era stata più o meno risparmiata, in questo momento sicuramente rischia, al pari di altre zone ad esempio Monza o Varese ed è da tenere sotto stretta osservazione”. “Ci rendiamo conto – ha proseguito - che le zone da cui vengono i pazienti sono zone della città, è importante monitorare anche il numero dei ricoveri nei reparti di degenza di malattia infettiva e nei reparti di terapia sub intensiva”. “Secondo me, se si dovessero verificare dei numeri molto allarmanti, gli ospedali non dovrebbero essere trasformati totalmente in ospedali Covid. Avere a disposizione i letti in Fiera è una fondamentale scialuppa di salvataggio e questi all’occorrenza vanno utilizzati” ha concluso.

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