Covid-19, Arcuri: “Numeri ancora gestibili ma potrebbero crescere”

Salute e Benessere

Lo ha dichiarato il Commissario Straordinario per l'emergenza coronavirus a margine della prima giornata del 77/o convegno Fimmg a Villasimius. Arcuri ritiene che l’Italia sia attrezzata per contenere un’eventuale seconda ondata: “Per i numeri che abbiamo realizzato finora, però abbiamo bisogno di rafforzare il territorio"

"Abbiamo dei numeri ancora nei limiti della normale gestione, ma dobbiamo prepararci alla possibilità che crescano". È quanto ha dichiarato il Commissario Straordinario per l'emergenza Covid-19, Domenico Arcuri, a margine della prima giornata del 77/o convegno Fimmg a Villasimius. 

In riferimento ai posti disponibili in terapia intensiva a livello nazionale, Arcuri ha precisato: "Per ora abbiamo stabilizzato 7.000 posti di terapia intensiva e 15mila di sub intensiva, e abbiamo già avviato un piano di rafforzamento delle reti ospedaliere Covid che porteranno altri 3.500 posti stabili in intensiva e 4.500 in sub intensiva”. 

“In questo momento ci sono circa 300 nostri concittadini in terapia intensiva”, ha poi aggiunto, ricordando che all’inizio della pandemia di coronavirus, "avevamo 5.179 posti di terapia intensiva e 6.000 nelle malattie infettive e pneumologiche che potevano diventare di terapia sub intensiva. Al picco dell'emergenza avevamo attrezzato fino a 9.500 posti in intensiva e 30mila in malattie infettive e pneumologia”. 

 

Arcuri: “Siamo attrezzati per contenere eventuale seconda ondata”  

 

"Siamo attrezzati a contenere la forza di una eventuale seconda ondata pandemica. Per i numeri che abbiamo realizzato finora, però abbiamo bisogno di rafforzare il territorio”, ha aggiunto Domenico Arcuri, ringraziando i medici ed elogiando il loro lavoro svolto in questi mesi di emergenza sanitaria. “Durante l'epidemia la medicina del territorio è stata sotto stress ed ha perduto molte vite con comportamenti spesso eroici”, ha precisato il Commissario Straordinario per l'emergenza Covid-19. 

Il commissario sull'emergenza Coronavirus, Domenico Arcuri, risponde ad alcune domande dei giornisti, davanti al dipartimento di Portezione Civile, Roma 24 marzo 2020. 
ANSA/ALESSANDRO DI MEO

“Ogni giorno 11 milioni di mascherine in 18mila scuole”

 

Nel corso del suo intervento a margine del congresso della federazione dei medici di famiglia Fimmg a Villasimius, Arcuri ha anche elogiato la risposta del mercato italiano alla richiesta delle mascherine, necessarie per ostacolare la diffusione del coronavirus.  

“Dobbiamo essere orgogliosi come italiani: all'inizio della pandemia facevamo fatica a distribuire le mascherine essenziali nei luoghi di maggiore fragilità. Oggi ne distribuiamo 11 milioni in 18mila istituti scolastici e le produciamo tutte da soli. Si tratta di una grande operazione di riconversione industriale”, ha dichiarato il commissario dell'emergenza Covid-19.  Facendo il punto sull’avvio del nuovo anno scolastico e sulla fornitura dei nuovi banchi ha poi precisato: "Entro ottobre contiamo di terminare la distribuzione dei 2,4 milioni di banchi monoposto acquistati, sinora ne abbiamo distribuito alcune centinaia di migliaia. “In Italia - ha aggiunto - se ne producono 200mila l'anno, la domanda quindi è dodici volte superiore alla normale produzione, e si tratta di un'impresa ciclopica”.

 

Arcuri: “Dobbiamo essere orgogliosi dello sforzo che abbiamo fatto in questi mesi”

 

"Ieri eravamo il 18esimo paese per numero di contagiati e il 21 marzo eravamo il secondo; il 21 marzo avevamo 793 morti e ieri erano 28; sempre a marzo avevamo 6525 posti in terapie sub intensive e ieri erano 14mila, avevamo fatto 26mila tamponi e ieri 99mila. Il risultato è che la Francia ha registrato ieri 34mila nuovi contagi, la Spagna 23mila, la Gran Bretagna 11mila e l’Italia 2677, cioè 15 volte meno che in Francia. Noi dobbiamo essere orgogliosi dello sforzo che abbiamo fatto in questi mesi. Siamo stati una comunità responsabile”, ha concluso Arcuri. 

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