Covid-19, animali domestici potrebbero essere contagiati da uomo: i casi emersi finora

Salute e Benessere

Secondo quanto riporta la rivista New Scientist, ci sono stati almeno 27 casi di coronavirus confermati in cani e gatti domestici a livello globale. Come ribadito dall’Istituto Superiore di Sanità in un rapporto tecnico, sono gli animali da compagnia ad essere esposti al contagio da parte dell’essere umano e non viceversa

Sono in aumento i casi di animali domestici con coronavirus (LE ULTIME NOTIZIE IN DIRETTA). Secondo quanto riporta la rivista New Scientist, dal primo caso confermato nel mese di febbraio a Hong Kong, che riguardava un cane, un volpino di Pomerania, infettato dal suo padrone, ci sono stati almeno altri 26 casi confermati in cani e gatti domestici a livello globale. 

Come ribadito dall’Istituto Superiore di Sanità in un rapporto tecnico (aggiornato in data 22 aprile), sono gli animali da compagnia ad essere esposti al contagio da parte dell’essere umano e non viceversa. Gli amici a quattro zampe “possono essere potenzialmente esposti al virus Sars-CoV-2 in ambito domestico e contrarre l’infezione attraverso il contatto con persone infette”, precisa l’Iss, ribadendo che “non esistono evidenze che gli animali da compagnia abbiano un ruolo epidemiologico nella diffusione del virus all’uomo”.  

 

Gli ultimi studi del settore

 

"Tuttavia, non sappiamo davvero quanti animali domestici siano stati infettati perchè i test sugli animali non vengono eseguiti in modo estensivo", spiega Suresh Kuchipudi della Pennsylvania State University negli Stati Uniti. 

La rivista riepiloga gli studi condotti finora nel settore. 

Da una ricerca condotta a Wuhan, in Cina, è emerso che 11 gatti su 102 testati in rifugi per animali e ospedali per animali domestici avevano anticorpi che dimostravano un'infezione da SARS-Cov-2. Un ulteriore studio, ancora in corso, condotto da Sarah Hamer presso la Texas A&M University ha identificato la presenza di anticorpi contro il coronavirus in 3 gatti e un cane, monitorando gli animali domestiche di 50 statunitensi positivi al coronavirus. 

"Questi sono animali ad alto rischio - sono in contatto con persone positive - quindi il fatto che abbiamo trovato solo quattro animali infetti da quando abbiamo iniziato a giugno suggerisce che non è molto comune", precisa la ricercatrice, sottolineando come la maggior parte degli animali domestici con infezioni confermate da SARS-Cov-2 abbiano mostrato solo sintomi lievi. “È possibile che il virus possa causare malattie più gravi negli animali domestici più anziani o in quelli con condizioni di salute pregresse come il diabete”, dichiara Jurgen Richt della Kansas State University negli Stati Uniti. 

 

Come proteggere gli animali dal contagio

 

Gli esperti consigliano nei nuclei famigliari con persone contagiate di adottare misure di riduzione del rischio di esposizione anche per gli animali, quali ridurre il contatto. "Niente coccole, niente baci e lascia che qualcun altro si occupi della loro alimentazione e cura”, dichiara Angel Almendros della City University di Hong Kong. 

Quanto alla trasmissione tra animali domestici, come riporta la rivista specializzata, da alcuni esperimenti di laboratorio condotti da di Richt e dai suoi colleghi è emerso che i gatti infetti potrebbero trasmettere il virus ad altri gatti. 

La potenziale trasmissione da gatto a uomo è più difficile da studiare e finora non sono emerse conferme in merito. 

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