Bimba recupera l'udito grazie alla ricostruzione in 3D dell'osso temporale

Salute e Benessere

E’ successo presso l'ospedale pediatrico Santobono-Pausillipon di Napoli dove la piccola paziente, ipoacusica e con gravi malformazioni congenite, è stata sottoposta ad un intervento particolarmente innovativo

Una bambina ha potuto recuperare l’udito grazie ad un particolare ed innovativo intervento di ricostruzione in 3D dell'osso temporale. E’ successo presso l'ospedale pediatrico Santobono-Pausillipon di Napoli, dove la piccola paziente ipoacusica con gravi malformazioni congenite è stata sottoposta ad un’operazione che i medici stessi, in una nota diffusa sul sito del nosocomio campano, definiscono “prima nel suo genere, in Italia”.

Le modalità d’intervento

L'intervento è stato eseguito dall'Unità operativa di Chirurgia protesica della Sordità Infantile e come si legge nella nota, la piccola era affetta in particolare da “atresia auris”, una malformazione congenita con assenza del padiglione auricolare, del condotto uditivo esterno e dell’orecchio medio e, per questo, presentava un grave deficit uditivo oltre a problemi di apprendimento scolastico. Grazie all’intervento chirurgico eseguito dall’equipe dei dottori Della Volpe, De Lucia, Varricchio e Granata e all’utilizzo di una tecnica innovativa in campo otochirurgico per la pianificazione preoperatoria, la bimba è tornata a sorridere, ritrovando la capacità uditiva. Come spiegano gli stessi specialisti, con l'utilizzo di moderni software di elaborazione di immagine è stato prodotto un modello digitale in 3D della zona di interesse. In questo modo è stato possibile visualizzare più accuratamente l'anatomia della piccola paziente e stabilire la strategia operatoria da eseguire poi con estrema precisione. Il modello anatomico, infatti, ha permesso di aumentare la capacità di comprensione del caso specifico da affrontare da parte dei medici, che poi sono intervenuti con successo.

Cos’è l’ipoacusia

L’ipoacusia, come si legge anche sul portale di Humanitas, rinomato polo ospedaliero del Milanese, è una patologia associata alla perdita parziale dell’udito. I suoni vengono percepiti confusi ed ovattati e ed è complesso, per chi ne soffre, comprendere le parole di un discorso se avviene in presenza di rumori di sottofondo o di più interlocutori. Sono diverse le cause che possono portare a questa condizione, spiegano gli esperti, tra i quali danni strutturali all’orecchio, cerume, accumuli di liquido, copri estranei, invecchiamento dell’apparato uditivo. Può colpire uno od entrambe le orecchie e si manifesta di solito con problemi d’equilibrio, vertigini e sensazione di pressione. Può trattarsi di una problematica congenita, causata da traumi o anche da effetti collaterali di farmaci.

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