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Coronavirus, le regole sul corretto utilizzo dei guanti

Salute e Benessere

Le ha raccolte in un articolo il Ministero della Salute, citando un documento dell’Istituto Superiore di Sanità. Tra queste quella di non riutilizzarli mai, specie quando si sono frequentati luoghi come i supermercati 

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Tra i dispositivi che medici ed istituzioni stanno consigliando ormai da giorni per prevenire il contagio da nuovo coronavirus, ci sono i guanti, soprattutto quando ci si trova fuori dal proprio domicilio. “L’uso dei guanti, come quello delle mascherine, aiuta a prevenire le infezioni ma solo a determinate condizioni. Diversamente, il dispositivo di protezione può diventare un veicolo di contagio”, scrivono gli esperti del Ministero della Salute. (LA SITUAZIONE IN ITALIA - MAPPE E GRAFICI)

Le regole principali

Proprio per fare chiarezza sull’argomento, il Ministero, citando un comunicato dell’Istituto Superiore di Sanità (Iss) ha fornito ai cittadini alcune utili indicazioni legate ad un utilizzo corretto per quanto riguarda i guanti protettivi. Questi dispositivi possono essere indossati a patto che non sostituiscano la corretta igiene delle mani che deve avvenire attraverso un lavaggio accurato e per almeno venti secondi, con acqua e sapone o con gel appositi. Molto importante è che i guanti vengano cambiati ogni volta che si sporcano: per il loro smaltimento va scelto il sacco dei rifiuti indifferenziati. Inoltre è indispensabile che, così come le mani nude, anche quelle che indossano i guanti non entrino mai in contatto con la bocca, con il naso e con gli occhi. Gli ultimi due consigli riguardano il riutilizzo: è assolutamente vietato rimettere gli stessi guanti utilizzati in luoghi pubblici, come ad esempio al supermercato ma in assoluto è bene che, una volta indossati, essi vengano gettati nella spazzatura per non essere più riutilizzati. (LA LAUREA IN MEDICINA ABILITANTE)

Quando è indispensabile l’uso

Ma quando è necessario indossare i guanti protettivi? Gli esperti del Ministero e dell’Istituto Superiore di Sanità dicono che sono indispensabili in alcuni contesti lavorativi, quindi ad esempio per il personale addetto alla pulizia, alla ristorazione o al commercio di alimenti. Sono poi assolutamente indispensabili nel caso di assistenza ospedaliera o domiciliare a malati. (I LAVORI AL SAN RAFFAELE - FOTO)

Le mascherine

Per quanto riguarda, invece, le mascherine, sempre il Ministero della Salute all’interno della sezione “Domande e Risposte” pubblicata all’interno del proprio portale web, gli esperti scrivono che l’Organizzazione Mondiale della Sanità raccomanda di indossarle solo se si sospetta di aver contratto il nuovo coronavirus e si presentino sintomi quali tosse o starnuti o se ci si prende cura di una persona con sospetta infezione da nuovo coronavirus. Sono poi assolutamente indispensabili per gli operatori sanitari all’interno delle strutture ospedaliere. “L’uso della mascherina aiuta a limitare la diffusione del virus ma deve essere adottata in aggiunta ad altre misure di igiene respiratoria e delle mani. Infatti, è possibile che il loro utilizzo possa addirittura aumentare il rischio di infezione a causa di un falso senso di sicurezza e di un maggiore contatto tra mani, bocca e occhi”, spiegano gli esperti. (MASCHERINE - LE PROCEDURE DI UTILIZZO CORRETTE)