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Scoperto nella flora intestinale un possibile alleato contro il diabete

Salute e Benessere
Immagine di archivio (Getty Images)

Identificato da un team di ricercatori dell'Università di Parigi, si chiama 4-cresolo ed è un metabolita che favorirebbe lo sviluppo delle cellule beta nel pancreas che producono l’insulina 

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Un team di ricercatori francesi ha identificato un possibile nuovo alleato nella lotta contro il diabete. Si chiama 4-cresolo ed è un metabolita prodotto dalla flora intestinale che avrebbe effetti protettivi contro il diabete di tipo 1 e 2 e favorirebbe lo sviluppo delle cellule beta nel pancreas, responsabili della produzione di insulina.
È quanto emerso dai risultati di uno studio condotto da un team di ricercatori dell'Università di Parigi, che, oltre ad aver individuato il composto, ha studiato il suo effetto su topi da laboratorio.

Lo studio nel dettaglio

Per compiere lo studio, pubblicato sulla rivista specializzata Cell Reports, gli esperti coordinati da Dominique Gaugier, hanno testato gli effetti del 4-cresolo a bassa concentrazione su un campione di roditori in sovrappeso e affetti da diabete.
È così emerso che la terapia a base del nuovo composto ha migliorato il diabete e ha comportato una serie di effetti positivi sui topi: ha ridotto il loro peso e l'accumulo di grasso nel fegato e ha incrementato la massa pancreatica, la stimolazione della secrezione di insulina e la proliferazione delle cellule beta nel pancreas.
“Si tratta di risultati particolarmente incoraggianti perché confermano l'impatto della flora intestinale sulla salute umana, dimostrando il ruolo benefico di un metabolita prodotto dai batteri intestinali e aprendo nuove strade terapeutiche per il diabete, l'obesità e le malattie del fegato grasso”, ha spiegato Dominique Gaugier, coordinatore dello studio.

Diabete, cocktail di due farmaci offre nuove prospettive di cura

Tra gli ultimi promettenti risultati ottenuti nella lotta contro il diabete, un team di ricercatori coordinati da Andrew Stewart della Icahn School of Medicine a Mount Sinai, combinando due medicinali, ha messo a punto una nuova terapia che promette di favorire la proliferazione di nuove cellule che producono insulina, particolarmente scarse nei pazienti che convivono da molti anni con il diabete di tipo 2. Il cocktail di farmaci comprende gli agonisti del recettore 'GLP1R, comunemente utilizzati dai diabetici, e gli inibitori DYRK1A’ e si è dimostrato efficace finora in vitro e su topi da laboratorio.