Tumore al seno, prima volta in Italia per la terapia a domicilio

Salute e Benessere

Sarà possibile grazie al programma “Herhome”, organizzato dall’Istituto Nazionale Tumori di Napoli “Pascale” e da Roche. Garantirà alle pazienti un approccio più confortevole nell’iter della terapia biologica antitumorale 

Il programma si chiama “Herhome” e permetterà, per la prima volta in Italia, di far svolgere la terapia contro il cancro al seno direttamente all’interno delle proprie mura domestiche piuttosto che da un letto di ospedale. L’innovativo progetto, che partirà ufficialmente da fine febbraio 2020, sarà possibile grazie al lavoro dell'Istituto Nazionale Tumori di Napoli “Pascale”.

Le prime 100 donne coinvolte

Realizzato praticamente grazie alla collaborazione con Roche, il progetto è stato già sperimentato da due pazienti di San Giuseppe Vesuviano, già in cura al Pascale, che hanno già terminato i rispettivi cicli di chemioterapia e adesso sono state selezionate dagli specialisti, insieme ad altre 100 donne, per partecipare al programma “Herhome”. Le due donne sono pronte per ricevere direttamente a domicilio e senza alcuna spesa un trattamento biologico sottocutaneo ed essere così seguite da un medico, adeguatamente preparato. Scopo del progetto sarà quello di rendere più confortevole e pratico l’iter della terapia biologica antitumorale, per tutte quelle donne che, costrette ad affrontare un momento difficile, non dovranno stravolgere i piani famigliari.

La storia del Pascale

''Siamo orgogliosi di essere i primi in Italia a poter offrire questa opportunità”, ha raccontato Attilio Bianchi, direttore generale dell’Istituto Pascale. “Questo programma collima perfettamente con il nostro obiettivo di mettere a punto sempre più percorsi assistenziali che, pur mantenendo alta l'attenzione sulla qualità e sulla sicurezza, assicurino un'esperienza di cura più confortevole”. Il Pascale è stato fondato nel 1933 ad opera del Senatore Giovanni Pascale e ad oggi, come si può leggere sul suo portale web, e “un Istituto di ricovero e cura a carattere scientifico (IRCCS) di diritto pubblico che, coniugando attività di ricerca (sperimentale e clinica) e prestazioni assistenziali di elevata complessità e qualità, costituisce una tra le più significative realtà sanitarie del Sud d’Italia in campo oncologico”.

Come funziona il programma

Ma a chi è destinato, in particolare, il programma “Herhome”? Come spiegano gli specialisti a tutte quelle pazienti con carcinoma mammario Her2 positivo sottoposte a trattamento col farmaco “trastuzumab” (un anticorpo utilizzato per trattare alcuni tipi di carcinoma mammario, anche avanzato, recidivante o diffuso ad altri organi) in formulazione sottocutanea e che rispondono ad una serie di parametri clinici che consentono la somministrazione in sicurezza. Sarà comunque sempre l'oncologo a suggerire alle pazienti il programma e l'adesione ad esso è del tutto volontaria, gratuita e revocabile in qualsiasi momento voglia la paziente. Per quanto riguarda l’iter medico, dicono dal Pascale, le prime due somministrazioni della terapia avvengano in day hospital, le successive direttamente a casa. Il medico seguirà la paziente sia durante la somministrazione sia nelle due ore successive al trattamento, tutti gli appuntamenti sono pianificati e il farmaco e tutto il necessario per la terapia viene portato direttamente dal medico alla paziente.

Un approccio rivoluzionario

''Questo progetto segna una rivoluzione nell'approccio terapeutico”, aggiunge Maurizio de Cicco, presidente e amministratore delegato di Roche Italia. “Questo perché dimostra che è possibile mettere gli interessi dei pazienti concretamente al primo posto anche se significa dover affrontare ostacoli burocratici e organizzativi che il Pascale e la Regione Campania hanno affrontato e speriamo che questo modello sia ripreso anche altrove''.  

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