Cina, “virus misterioso”: salgono a tre le vittime. Confermato contagio tra persone

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Polmonite (Getty Images)

Confermato il primo caso di contagio in Corea del Sud. Secondo le autorità sanitarie, la prima donna infetta avrebbe contratto il virus nella città di Wuhan, in Cina, prima di raggiungere in volo Seul. Le sue condizioni sarebbero stabili. Oms convoca Comitato emergenza

È salito a tre il numero delle vittime della “misteriosa” polmonite cinese, che ha fatto la propria comparsa nella città cinese di Wuhan, nell’Hubei, lo scorso 24 dicembre.
Durante il weekend appena terminato, nella Cina centrale sono stati registrati 136 nuovi casi di contagio. Confermate altre due persone infette a Pechino e un ulteriore nuovo caso nella provincia meridionale di Guangdong. 

Primo caso di contagio in Corea del Sud

La Corea del Sud ha riferito e confermato il primo caso di contagio. Stando a quanto comunicato dalle autorità sanitarie sudcoreane, la prima persona infetta dalla “misteriosa” polmonite in Corea del Sud sarebbe una donna trentacinquenne proveniente dalla città di Wuhan, che avrebbe contratto il virus nell’epicentro del contagio, prima di raggiungere in volo la Corea del Sud.  Secondo la ricostruzione rilasciata dalle autorità sanitarie sudcoreane, la donna, dopo aver accusato una sintomatologia riconducibile al raffreddore, si sarebbe recata in un ospedale a Wuhah, dove le sarebbero stati prescritti dei medicinali. La donna avrebbe poi raggiunto la città di Seul in aereo, dove sarebbe stata messa in quarantena. Ulteriori valutazioni attuate in loco hanno confermato la presenza del “misterioso” virus. Al momento le condizioni della paziente, in isolamento presso una struttura sanitaria in Seul, sarebbero stabili. 

La causa sarebbe un nuovo coronavirus

Stando a quanto riporta il The Guardian, il mistero focolaio di polmonite potrebbe essere causato da un nuovo tipo di coronavirus, una grande famiglia di virus in grado di portare allo sviluppo di diversi tipi di infezioni, più o meno gravi, dal comune raffreddore alla Sars. Il microorganismo è stato isolato da un team di ricercatori cinesi  in un paziente tramite l’analisi di campioni di fluido polmonare, sangue e tamponi faringei. Secondo gli esperti il virus non si trasmetterebbe facilmente tra le persone e potrebbe determinare in alcuni soggetti lo sviluppo di gravi patologie. 

Confermata la trasmissione del virus tra persone

Secondo Gianni Rezza, il direttore del Dipartimento Malattie infettive dell’Istituto Superiore di Sanità (Iss), è verosimile che possa essersi verificata una trasmissione interumana, da persona a persona, del coronavirus in Cina, anche se di entità piuttosto limitata. “Le nostre conoscenze sul virus sono in rapida evoluzione ed è necessaria cautela sulle future previsioni”, precisa Rezza. “Al momento non possiamo escludere la possibilità che il virus arrivi pure nell’Unione europea o in Italia; l’importante è identificare e isolare i casi”, conclude l’esperto. L’ipotesi di Rezza è stata confermata da Zhong Nanshan, rinomato esperto della Commissione della salute pubblica del governo cinese.

Ministero della Salute: rimandare i viaggi a Wuhan non necessari

Le locandine del ministero della Salute affisse nell’aeroporto di Roma Fiumicino invitano i viaggiatori diretti a Wuhan a consultare un medico e a vaccinarsi contro l’influenza almeno due settimane prima della partenza. Il dicastero, inoltre, consiglia a chi deve raggiungere la città cinese di prendere in considerazione la possibilità di rimandare il viaggio.

Oms convoca Comitato emergenza

lntanto il direttore generale dell'Organizzazione mondiale della sanità (Oms), Tedros Adhanom Ghebreyesus, ha convocato il Comitato di emergenza. Il comitato si riunirà il 22 gennaio a Ginevra per accertare se il focolaio di casi "rappresenti - afferma l'Oms in una nota - un'emergenza di salute pubblica di livello internazionale e quali raccomandazioni dovrebbero essere fatte per fronteggiarla".

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