Due nuove specie batteriche scoperte da ricercatori italiani

Salute e Benessere

Un team di esperti dell’unità di Microbiologia del Policlinico San Matteo di Pavia, è stato tra i protagonisti della scoperta delle specie ‘Klebsiella spallanzanii’ e ‘Klebsiella pasteurii’, dedicate a due grandi scienziati del passato

I ricercatori dell’unità di Microbiologia del Policlinico San Matteo di Pavia, guidati dal dottor Piero Marone, hanno identificato e descritto due nuove specie batteriche, denominate ‘Klebsiella spallanzanii’ e ‘Klebsiella pasteurii’. La scelta dei nomi non è stata casuale, ma gli esperti hanno voluto omaggiare due grandi scienziati del passato come Lazzaro Spallanzani, pioniere nell’applicazione del metodo sperimentale nelle scienze naturali e docente proprio presso l’ateneo pavese dal 1769 e fino alla sua morte, avvenuta trent’anni dopo nel 1799, e Louis Pasteur, fondatore della microbiologia moderna, deceduto nel 1895.

Un progetto europeo

La scoperta, pubblicata anche sulla prestigiosa rivista Frontiers in Microbiology, si è inserita nell’ambito del progetto europeo SpARK, dedicato all’investigazione della trasmissione dei batteri del genere ‘Klebsiella’ dall’ambiente all’uomo, con l’obiettivo dichiarato di approfondire le caratteristiche e le vie di diffusione di questo particolare patogeno, notevolmente pericoloso a causa della sua estrema capacità di resistere ai trattamenti antibiotici. Nel lavoro di ricerca sono stati coinvolti anche ricercatori del gruppo del professor Davide Sassera del Dipartimento di Biologia e Biotecnologie L. Spallanzani dell’Università degli Studi di Pavia e del professor Claudio Bandi del Dipartimento di Bioscienze dell’Università degli Studi di Milano, oltre alla collaborazione con studiosi dell’Università di Bath, dell’Università di Oslo e dell’Institut Pasteur di Parigi. Per arrivare all’individuazione delle due specie, sono stati raccolti più di 6000 campioni tra materiali biologici di pazienti e volontari reclutati tra i cittadini pavesi, animali da compagnia e di allevamento, acque di fiume e di irrigazione, campioni di vegetali e suolo raccolti nella città di Pavia e nella provincia pavese.

Sequenziati i genomi

Tra tutti i campioni recuperati ed esaminati, i ricercatori hanno riscontrato più di 3000 isolati batterici del genere ‘Klebsiella’, i cui genomi sono stati sequenziati e analizzati nel dettaglio. Gli esperti hanno così potuto riscontrare che alcuni dei genomi sequenziati non erano riferibili a nessuna delle specie fino ad oggi conosciute. Questo ha fatto sì che i nuovi isolati venissero studiati in modo dettagliato per approfondirne la natura. Il prossimo passo, dopo la scoperta, resta quello di comprendere il potenziale ruolo patogeno delle due nuove specie rilevate. Un dato certo, dicono i ricercatori, è che tutti gli isolati identificati finora delle due specie sono risultati sensibili a tutti gli antibiotici di ampio utilizzo.  

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