Italiani più attenti alla salute, due su tre si rivolgono al ‘dottor Google’
Salute e BenessereSono i dati emersi dall’indagine condotta da Iqvia Italia, leader globale dell'analisi dei dati in ambito medico, su un campione composto da mille adulti, ai quali è stato chiesto di compilare appositi questionari a risposta multipla
Gli italiani sono sempre più attenti alla propria salute: l’80% si informa a riguardo e due su tre si rivolgono al ‘dottor Google’ in cerca di risposte.
Nonostante l’importante ruolo svolto dal web, che talvolta offre risposte non chiare e complete, il medico di famiglia rimane il più importante punto di riferimento per la salute degli italiani.
Questi sono i dati emersi dall’indagine condotta da Iqvia Italia, leader globale dell'analisi dei dati in ambito medico, su un campione composto da mille adulti, ai quali è stato chiesto di compilare appositi questionari a risposta multipla.
Numeri e percentuali
Dal sondaggio è emerso che la popolazione italiana sta acquisendo negli anni una maggiore consapevolezza nella gestione della propria salute: si informa autonomamente riguardo i temi legati al benessere, ricercando informazioni su internet e sulle riviste di settore e chiedendo ‘aiuto’ al medico di famiglia, al farmacista e ai dottori specialisti.
Il 31% del campione ha confessato di cercare frequentemente informazioni riguardo la propria salute, il 52% solo saltuariamente e il 14% raramente. Solo il 3% degli intervistati ha dichiarato di astenersi da questo tipo di ricerche.
"Il tema chiave risultato da questa ricerca è la necessità di ridefinire il rapporto medico-paziente: quest'ultimo infatti vuole essere protagonista nelle scelte, ma al tempo stesso chiede al medico di essere guida e supporto nella comprensione della diagnosi e nella gestione attiva e consapevole della cura”, spiega Isabella Cecchini, Principal del Dipartimento Ricerche di Mercato di Iqvia Italia.
Femmine più attive nella ricerca rispetto ai maschi
Gli italiani che ricercano maggiori informazioni riguardo la salute sono gli individui di età compresa tra i 45 e i 55 anni (87%), a cui seguono gli over 55 (85%). All’ultimo posto ci sono gli under 34 (77%). Tra i maschi e le femmine, sono quest’ultime ad essere più attive nella ricerca di informazioni sul proprio benessere.
I temi più ricercati sono i sintomi e le patologie (64%), seguiti dalle informazioni riguardo lo stile di vita, quali dieta e alimentazione (55%), la posologia di un farmaco e le sue eventuali controindicazioni (43%), gli integratori (29%) e sui centri medici specialistici a cui rivolgersi (28%).
"Il cittadino utilizza tutti i canali di informazione indistintamente. Si informa sul web per capire meglio una diagnosi o una prescrizione, chiede poi spiegazioni e approfondimenti al medico o al farmacista dobbiamo quindi abituarci a un sistema fluido e articolato, dove il medico rappresenta sempre il fulcro della gestione del proprio benessere, ma il cittadino-paziente sente sempre più l'esigenza di approfondire in autonomia i temi legati alla salute e di confrontarsi con chi ha avuto la sua stessa esperienza di malattia e di cura”, spiega l’esperta.