Fumo, calano sigarette tra i giovani ma l’e-cig avvicina alla nicotina
Salute e BenessereUn nuovo rapporto del Consiglio Nazionale delle Ricerche mostra come, a dispetto di un minore consumo della ‘bionda’ tra gli studenti, la sigaretta elettronica sia sempre più diffusa, persino a partire dai 13 anni
Calano gli adolescenti in Italia che fumano sigarette, ma l’e-cig rappresenta sempre di più una strada alternativa verso il consumo di nicotina, nonostante gli stessi giovani affermino di provarla soltanto per curiosità o persino per smettere di fumare. È questo il quadro tracciato dallo studio nazionale Espad Italia condotto dall’Istituto di fisiologia clinica del Consiglio Nazionale delle Ricerche (Cnr-Ifc) sulla popolazione studentesca italiana, guardando ai giovani tra 15 e 19 anni. In generale, le tradizionali ‘bionde’ risultano più difficili da reperire per i ragazzi, che tuttavia guardano con crescente interesse a sigaretta elettronica e senza combustione.
Sigaretta meno diffusa tra gli studenti: i dati
Sono un milione e mezzo gli studenti che nel 2018 hanno dichiarato di aver fumato una sigaretta almeno una volta nella propria vita: il dato, che si riferisce al 56,9% degli adolescenti, rivela un netto calo rispetto al 2000, quando il 67,5% dei giovani ammetteva di aver sperimentato la ‘bionda’. Il 40,8% degli studenti, ovvero un milione e 100.000, ha fumato una sigaretta anche nel 2018, ma soltanto il 21,7% di loro (circa 600.000) ha affermato di averlo fatto ogni giorno, facendo segnare il valore più basso registrato tra il 2004 e il 2018. Tra il 1999 e il 2017, inoltre, la percentuale di adolescenti che riuscivano a reperire le sigarette “molto facilmente” è scesa dall’83,3% al 46,3%, probabilmente, secondo la ricercatrice Cnr-Ifc Sabrina Molinaro anche a causa delle “restrizioni normativo-culturali in merito al fumo”. In linea generale, il rapporto mostra una prevalenza del fumo superiore nelle femmine se si guarda a chi ha provato le sigarette, ma dal 2008 le ragazze vengono superate dai maschi guardando al consumo quotidiano della ‘bionda’.
Sigaretta elettronica tiene alto il consumo di nicotina
Il calo della diffusione delle sigarette tra gli adolescenti non significa che questi ultimi rinuncino del tutto alla nicotina: il rapporto Espad Italia mostra infatti una crescita nel consumo di sigarette elettroniche, provate nel 2018 da circa un milione di studenti, ovvero il 37,9% rispetto al 33% del 2013, primo anno di rilevazione. Secondo Molinaro si può "affermare che, nonostante il consumo di tabacco in forma di sigarette sia in costante diminuzione, non lo è affatto il consumo di nicotina”, visto che nel 2018 circa un milione e 220.000 studenti, circa il 47,3%, hanno avuto accesso ad almeno una tra sigaretta, e-cig e varianti quali tabacco da sniffo, pipa ad acqua o sigaretta senza combustione, un dato che segna un’impennata rispetto al recente passato.
L’e-cig attira anche i più giovani
D’altronde, per circa il 50% degli studenti intervistati l’e-cig risulta facilmente reperibile: il 76,1% dichiara di averla provata per curiosità, mentre per l’8,3% si è avvicinato alla sigaretta elettronica sperando così di riuscire a smettere di fumare. Le percentuali del primo utilizzo dell’e-cig crescono generalmente con l’aumentare dell’età, eppure nel 2018 il 9% afferma di aver iniziato a 13 anni, rispetto all’1,3% del 2013. Fino allo scorso anno, il 70,4% degli studenti era consapevole del divieto di fumo per i minorenni, ma il 7,8% lo ignorava, mentre altri adolescenti lo credevano valido soltanto fino a 14 o 16 anni. Secondo Molinaro il trend che emerge dal rapporto obbliga a “prestare particolare attenzione dal momento che l’ampliamento dell’offerta è sempre collegato a un aumento delle prevalenze”.