Sigarette elettroniche, dall’Iss “nessuna stretta in arrivo”
Salute e BenessereL’Istituto Superiore di Sanità ha smentito di essere al lavoro su un piano riguardante contromisure per arginare il fenomeno delle e-cig. L’obiettivo è quello di sviluppare strategie di prevenzione per i rischi associati alla pratica
L’Istituto Superiore di Sanità non sta attualmente pianificando nuove norme o misure più rigide per limitare l’uso delle sigarette elettroniche in Italia. Lo chiarisce lo stesso Iss in un comunicato diffuso “in relazione a notizie di stampa” che associavano le recenti dichiarazioni della dottoressa Roberta Pacifici al possibile sviluppo di un piano nazionale o regionale riguardante l’e-cig. Questi dispositivi sono stati recentemente oggetto di indagini da parte delle autorità sanitarie statunitensi a causa dei molti casi di problemi polmonari associati alle sigarette elettroniche, che hanno provocato almeno cinque decessi.
Nessuna stretta su sigaretta elettronica: il comunicato
“Non esiste alcun Piano Iss in cui è prevista ‘una stretta in arrivo sulle e-cig’”. In un comunicato ufficiale, l’Istituto Superiore di Sanità chiarisce la propria posizione in merito ad alcune notizie di stampa che avevano collegato le dichiarazioni della dottoressa Roberta Pacifici, legate ai possibili rischi portati dalla sigaretta elettronica, a un piano che avrebbe incluso contromisure volte a limitare l’utilizzo dello ‘svapo’, un fenomeno estremamente diffuso anche in Italia. Il comunicato precisa che l’Iss "in quanto organo tecnico-scientifico del Servizio Sanitario Nazionale supporta la definizione di piani e azioni riguardanti la Salute Pubblica a sostegno di Regioni e Ministero della Salute".
Iss su e-cig: solo strategie di prevenzione
Come specificato nel comunicato, le parole di Pacifici, dottoressa dell’istituto, “non si riferiscono ad alcun piano nazionale o regionale ma riguardano la posizione più volte espressa dall’Istituto sull’opportunità di attuare allo stato attuale delle conoscenze un principio di cautela riguardo l’utilizzo di questi dispositivi”. Pacifici aveva affermato che “è necessario un atteggiamento prudenziale” nei confronti della sigaretta elettronica, “in attesa di avere studi più completi”. A tale proposito, l’Iss aveva recentemente comunicato totale disponibilità “a collaborare con la Regione Lazio per fornire l’aggiornamento sugli studi attualmente disponibili in letteratura relativi ai rischi sull’uso della sigaretta elettronica”, dicendosi pronto a basarsi sulle attuali evidenze scientifiche per sviluppare “strategie in grado di attuare le misure di prevenzione più efficaci per contrastare i possibili rischi associati all’uso del dispositivo, in linea con quanto indicato dall’Oms”.