La FDA ha testato su oltre 100 pazienti, affetti da una patologia polmonare ampiamente resistente ai farmaci, l’efficacia del Protamid, in concomitanza con due antibiotici, Bedaquiline e Linezolid. Ottenendo risultati incoraggianti
Arriva una svolta importante nel trattamento della tubercolosi resistente agli antibiotici, fenomeno secondo le stime in aumento. La Food and Drug Administration americana (FDA) ha approvato un nuovo farmaco, efficace nel 90% dei casi, quando usato in terapia combinata con altri due prodotti. Si chiama Pretomanid, medicinale da assumersi sotto forma di pillole, usato con ottimi risultati in combinazione con due altri antibiotici: Bedaquiline e Linezolid. Il prodotto è stato realizzato da una organizzazione senza scopo di lucro (la TB Alliance) e dovrebbe raggiungere il mercato americano per la fine di quest'anno.
Risultati incoraggianti
Il mix di farmaci, testato con efficacia pari al 90% su oltre 100 pazienti negli Stati Uniti, è stato approvato per il trattamento di una popolazione limitata e specifica di pazienti adulti affetti da tubercolosi polmonare multiresistente ai farmaci e intollerante al trattamento. Si tratta di patologie difficili da trattare a causa della resistenza alle terapie disponibili. Secondo l'Organizzazione Mondiale della Sanità, nel 2016 ci sono stati circa 490.000 nuovi casi di tubercolosi multiresistente in tutto il mondo, con una porzione minore di casi di tubercolosi ampiamente resistente ai farmaci. La sicurezza e l'efficacia di Pretomanid, assunto per via orale in combinazione con Bedaquilina e Linezolid, è stata certificata sei mesi dopo la fine della terapia sui pazienti: per 95 di loro è stato registrato un esito positivo della stessa, dato che ha significativamente superato i tassi di successo storici per il trattamento della tubercolosi ampiamente resistente ai farmaci.
Lotta alle infezioni
"La minaccia di infezioni resistenti agli antimicrobici è una sfida chiave che affrontiamo come agenzia di sanità pubblica", ha dichiarato il vice commissario principale della FDA, Amy Abernethy. “Il batterio che causa la tubercolosi può sviluppare resistenza agli antibiotici usati per trattarlo. La tubercolosi multiresistente è una minaccia per la salute pubblica dovute a opzioni terapeutiche limitate. I nuovi trattamenti sono importanti per soddisfare le esigenze sanitarie nazionali e globali dei pazienti” ha aggiunto. Questa sperimentazione, dunque, si inserisce nel tentativo sempre più accurato di contrastare la resistenza antimicrobica, per facilitare lo sviluppo di nuovi trattamenti sicuri ed efficaci e offrire così ai pazienti più opzioni per combattere le infezioni potenzialmente letali.