Demenza, rischi maggiori per chi soffre di ipertensione e ipotensione

Salute e Benessere
Immagine di archivio (Getty Images)

È quanto emerge dai risultati di uno studio condotto dai ricercatori della Johns Hopkins University su un campione di 4.700 persone per 25 anni 

Da un nuovo studio, condotto dai ricercatori della Johns Hopkins University, emerge che avere valori anomali della pressione arteriosa durante la mezza età può incrementare le probabilità di sviluppare la demenza senile. Gli autori della ricerca, i cui risultati sono stati pubblicati sulla rivista specializzata Jama (Journal of American Medical Association), spiegano che proprio per questa ragione è importante fare il possibile per mantenere la pressione sanguigna sana per tutta la vita.

Lo svolgimento dello studio

Per svolgere lo studio, il team di esperti ha analizzato un campione di 4.700 persone per 25 anni. In questo periodo hanno scoperto che chi soffre di ipertensione arteriosa sia durante la mezza età sia nel corso della vecchiaia ha il 49% in più di probabilità di sviluppare la demenza senile rispetto a chi gode di una migliore condizione di salute cardiovascolare. Inoltre, il rischio è ancora più alto per chi, dopo aver sofferto di ipertensione nella mezza età, ha problemi di pressione sanguigna bassa in tarda età.

Pressione alta e pressione bassa

Nel corso dello studio, i ricercatori hanno considerato come pressione alta qualsiasi misura superiore a 140/90 millimetri di mercurio (mmHg) e come pressione bassa ogni valore inferiore a 90/60 mmHg. L’ipertensione può essere la conseguenza di uno stile di vita scorretto, contraddistinto da una cattiva alimentazione e da una quantità di esercizio fisico insufficiente. Inoltre, con l’avanzare dell’età, la pressione sistolica (o ‘massima’) aumenta, mentre la pressione diastolica (o ‘minima’) può diminuire a causa di cambiamenti strutturali nei vasi sanguigni. Per i ricercatori della Johns Hopkins University anche la demenza può determinare una riduzione della pressione arteriosa, in quanto può interrompere il sistema nervoso autonomo del cervello.

In futuro si potrà misurare la pressione con un video selfie

Nel corso di un altro studio, i ricercatori dell’Università di Toronto hanno utilizzato una tecnica nota come ‘transdermal optical imaging’ per misurare la pressione sanguigna di 1.328 adulti canadesi e cinesi utilizzando un iPhone e dei brevi video selfie. Confrontando i risultati con quelli ottenibili tramite l’utilizzo di dispositivi standard per la misurazione della pressione arteriosa, gli esperti hanno dimostrato che il nuovo metodo offre una precisione del 95/96%.

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