Dall'ansia al benessere: i benefici del detox digitale

Salute e Benessere
Immagine di archivio (Ansa)

Dopo un inizio difficile, rinunciare a smartphone e tablet in vacanza aiuta a sentirsi più liberi e vicini a ciò che ci circonda: è il verdetto di un nuovo studio che ha seguito 24 viaggiatori disconnessi 

“Da oggi non ci sono per nessuno”. All’inizio delle attesissime ferie in tanti pronunciano questa promessa che tuttavia, tra smartphone e tablet pronti a squillare e illuminarsi, diventa spesso difficile da mantenere. Ma secondo i ricercatori della Univeristy of East Anglia, University of Greenwich e Auckland University of Technology gli sforzi per compiere il cosiddetto ‘detox digitale’ alla fine ripagano, nonostante la sensazione di ansia iniziale. Lo rivelano i risultati dello studio pubblicato sul Journal of Travel Research, che ha provato a capire come il distacco dei device influisse sulle vacanze dei turisti.

Senza tecnologia si va sulle ‘montagne russe'

Di fatto, i ricercatori parlano di “montagne russe emozionali”. Dopo i tanti mesi dell’anno trascorsi con smartphone e altri dispositivi quasi sempre in mano, pronti a rispondere a ogni messaggio, email o chiamata, dimenticare la tecnologia anche solo per qualche giorno non è così facile, anzi. Frustrazione e ansia sembrano essere le sensazioni più comuni subito dopo l’abbandono dei device, in alcuni casi generate dalla rinuncia a strumenti ormai ritenuti essenziali come Google Maps. Con i giorni, però, le cose tendono a migliorare: relazioni con altre persone di maggiore qualità e i contatti con la gente locale portano i viaggiatori a sentirsi meglio e divertirsi di più, con un generale senso di liberazione. Il team di ricerca lo ha appurato dopo aver seguito 24 turisti durante le vacanze caratterizzate dal detox digitale.

Perché si sta meglio lontano dai dispositivi

Le sensazioni dei viaggiatori sono state esaminate prima, durante e dopo le vacanze, nel corso delle quali i partecipanti sono stati disconnessi per lunghi periodi. In virtù della stanchezza mentale provata durante l’anno, sempre più persone scelgono infatti di accantonare la tecnologia durante le ferie: ecco perché secondo Wenjie Cai, autore principale dello studio, “può aiutare capire il percorso emozionale vissuto da questi viaggiatori”. I turisti che hanno partecipato allo studio “non solo hanno avuto più contatti con altri viaggiatori e persone locali, ma hanno speso più tempo con i propri compagni di viaggio”. Le sensazioni variavano a seconda degli individui: “Alcuni si sono goduti la disconnessione fin da subito o dopo un primo momento di difficoltà, per altri (specie per chi viaggiava da solo) ci è voluto invece un po’ di più per accettare questa esperienza”, ha spiegato Brad McKenna. In generale, tuttavia, molti partecipanti hanno potuto concentrarsi su ciò da cui erano circondati senza il disturbo di continue notifiche, ritenendo il digital detox un’esperienza da ripetere in futuro, nonostante il ‘trauma’ dato dall’alto numero di messaggi che li attendevano alla riaccensione dei dispositivi. 

Salute e benessere: Più letti