Vaccini, il rapporto Aifa: “Sono sicuri, tre reazioni gravi ogni 100mila dosi”
Salute e BenessereDall’analisi dei dati nazionali non sono emerse informazioni che possano influenzare il rapporto beneficio-rischio per le varie tipologie di vaccino correntemente utilizzate
Dal Rapporto Vaccini 2018 dell’Agenzia italiana del farmaco (Aifa), emerge che in Italia la frequenza delle segnalazioni relative a gravi reazioni avverse correlabili ai vaccini è di 3 eventi ogni 100.000 dosi. Inoltre, dall’analisi dei dati nazionali “non sono emerse informazioni che possano influenzare il rapporto beneficio-rischio per le varie tipologie di vaccino correntemente utilizzate, confermando quindi la loro sicurezza”. Il Rapporto indica anche che le relazioni correlabili segnalate “sono tutte note e, quindi, già riportate nelle informazioni sul prodotto dei vaccini autorizzati in Italia”.
Le dichiarazioni del direttore generale dell’Aifa
Il direttore generale dell’Aifa, Luca Li Bassi, spiega che la vaccinazione è ampiamente riconosciuta come uno degli interventi sanitari più efficaci e convenienti nella storia della salute pubblica. “Grazie ai vaccini si continuano a salvare globalmente milioni di vite ogni anno”, sottolinea l’esperto. “Il monitoraggio dei vaccini riveste pertanto un’importanza fondamentale a servizio di tutti, per promuovere il loro uso e garantirne sempre, come anche per tutti i farmaci, il giusto rapporto rischio-beneficio”. Li Bassi spiega che la grande novità dell’ultima edizione del Rapporto Vaccini è rappresentata “dalla possibilità di utilizzare per la prima volta il dato nazionale relativo alle dosi di vaccino somministrate per il calcolo dei tassi di segnalazione, al fine di stimare la frequenza delle segnalazioni e dei sospetti eventi avversi nel contesto reale della realtà vaccinale”.
Pochissimi eventi gravi correlati alle vaccinazioni
Vittorio Demicheli, presidente del National Immunization Technical Advisory Group (NITAG), evidenzia nel Rapporto che i dati emersi confermano l’ottimo profilo beneficio/rischio delle vaccinazioni. “Durante lo scorso anno, pur in presenza di un aumento delle coperture e delle dosi somministrate (oltre 17 milioni), sono stati segnalati pochissimi eventi gravi e nessun decesso ritenuto almeno potenzialmente correlabile con la vaccinazione. Non sono stati rilevati problemi o allarmi specifici, anche per i vaccini di recente introduzione e soprattutto, la sensibilità e la qualità del sistema sono in costante miglioramento". Demicheli sottolinea che i solidi dati del sistema di vigilanza hanno dimostrato che i vaccini, come tutti i medicinali, non sono esenti da rischi, ma che questi sono di gran lunga inferiori a quelli legati alle malattie che i vaccini efficacemente prevengono.