Dolore, stringere la mano del partner aiuta ad alleviarlo
Salute e BenessereÈ quanto emerge da uno studio condotto dai ricercatori del Cincinnati Children's Hospital Medical Center e della University of Colorado a Boulder su un gruppo di donne
Stringere la mano del partner può aiutare ad alleviare il dolore: è quanto emerge da uno studio condotto su un gruppo di donne dai ricercatori del Cincinnati Children's Hospital Medical Center e della University of Colorado a Boulder. Durante la ricerca, coordinata da Marina López-Solà, gli esperti hanno osservato gli effetti del cosiddetto “tatto di supporto” sulle partecipanti. In passato, altri studi avevano messo in luce la possibilità che le manifestazioni d’affetto, come una carezza o una stretta di mano, avessero un effetto analgesico su chi le riceve, soprattutto se la persona coinvolta è il proprio partner. L’effetto era stato persino riscontrato in situazioni particolarmente dolorose, come durante il parto. Nel nuovo studio, la capacità dei gesti di affetto di ridurre il dolore è stata anche registrata nel cervello tramite la risonanza magnetica funzionale.
Lo svolgimento dello studio
Durante lo studio, i ricercatori hanno studiato la reazione delle partecipanti agli stimoli dolorosi in due circostanze: mentre il partner stringeva loro la mano e mentre potevano schiacciare una pallina antistress. I risultati indicano che l’effettiva riduzione del dolore è stata registrata dal cervello dalle donne solo quando ricevevano un gesto di affetto dalla persona amata, con una corrispondente diminuzione dei segnali neurali nelle aree associate al dolore e allo stress. Per gli esperti, l’effetto analgesico è mediato non solo dai centri nervosi del dolore, ma anche dalle aree neurali dell’emotività, dello stress e dell’attenzione. I risultati dello studio, pubblicati sulla rivista specializzata Pain, potrebbero aiutare la comunità scientifica a comprendere meglio l’efficacia del “tatto di supporto”.
Le donne ricordano meno le esperienze dolorose
I risultati di un altro studio, condotto dai ricercatori canadesi della McGill University e dell’Università di Toronto, indicano che le donne ricordano meno le esperienze dolorose rispetto agli uomini e sono soggette a un livello di stress più basso quando il dolore si ripresenta. Per dimostrarlo, il team di ricerca ha analizzato la sensibilità al dolore di esseri umani e topi, osservando in entrambi i casi notevoli differenze tra i sessi.