Studio Usa: antibiotici preventivi dal dentista non necessari in 4 casi su 5

Salute e Benessere
Foto di archivio (Getty Images)

Un gruppo di studiosi dell'Illinois ha preso in esame 168.420 visite dentistiche, osservando che solo il 20,9% dei pazienti necessitavano di un antibiotico, ma la profilassi è stata comunque prescritta nell’81% dei casi 

Dall’analisi di oltre 168mila visite dentistiche, un gruppo di ricercatori dell’Università dell’Illinois a Chicago ha stabilito che in oltre 4 casi su 5 (circa l’81%) la prescrizione da parte del dentista di un antibiotico preventivo prima di procedere a un trattamento si sarebbe rivelata non necessaria e quindi potrebbe aver contribuito ad aumentare le resistenze farmacologiche e a innalzare altri rischi per la salute dei pazienti. Lo studio è stato pubblicato su JAMA Network Open, rivista curata dall’American Medical Association.

Solo il 20,9% dei pazienti necessitavano di antibiotico

Oggetto dello studio sono stati 91.438 pazienti che hanno ricevuto una profilassi antibiotica, per un totale di 168.420 visite prese in esame dal 2011 al 2015. Gli esperti hanno confrontato il numero totale delle prescrizioni di un antibiotico prima di un intervento con il numero di pazienti ad alto rischio per i quali le linee guida in vigore negli Stati Uniti raccomandano, appunto, l'antibiotico prima di una procedura dentistica. È emerso che solo il 20,9% dei pazienti presentava fattori di rischio, come problemi cardiovascolari, che richiedevano la prescrizione di un antibiotico, ma la profilassi è stata fatta comunque sull’80,9% dei pazienti osservati. "Usare antibiotici a scopo preventivo - spiega la principale autrice dello studio, Katie Suda - apre le porte a tutta una serie di rischi connessi con l'uso di questi farmaci, tra cui l'insorgenza di resistenze farmacologiche e di infezioni, specie quando le evidenze scientifiche suggeriscono che i rischi connessi con l'uso di antibiotici superano i benefici in molti pazienti”.

In Italia più di 4mila decessi per antibiotico resistenza

Sul risultato ottenuto dai ricercatori statunitensi è intervenuto anche Mario Aimetti, docente del Dipartimento di Parodontologia dell'Università di Torino e presidente della Società Italiana di Parodontologia e Implantologia (SIdP), il quale ha ribadito che la prescrizione di un antibiotico preventivo è raccomandata solo per i pazienti che necessitano di essere protetti a causa di gravi condizioni di salute generale, “identificate a livello internazionale con apposite tabelle che devono essere di conoscenza del medico curante. Tra questi, ad esempio, pazienti con gravi problemi alle valvole cardiache”. L’esperto ha concluso sottolineando che gli antibiotici vanno prescritti con molta attenzione e solo quando necessari, onde evitare che si rivelino inefficaci quando servono realmente: solo in Italia, l’antibiotico resistenza causa tra i 4 e i 5mila decessi ogni anno.

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