Allergie bambini: oltre il triplo dei casi rispetto a 20 anni fa
Salute e BenessereIn Italia si è passati dal 7 al 25% di bimbi allergici, complici inquinamento, fumo passivo e altri fattori. Per la Siaip, approcci personalizzati saranno utili a fermare la diffusione in futuro
Le allergie infantili si stanno diffondendo a macchia d’olio, tanto che il numero di casi oggi in Italia è oltre tre volte superiore a quello di 20 anni fa. Asma, rinite e dermatite atopica sono le patologie contratte più spesso dai bambini, come spiegato dagli esperti a pochi giorni dal 21esimo congresso della Società Italiana di Allergologia e Immunologia Pediatrica (Siaip), previsto a Milano dal 16 al 18 maggio. La manifestazione, intitolata ‘Il futuro che avanza’, vedrà riuniti i maggiori esperti in questo ambito per discutere delle tecniche sempre più innovative a disposizione degli allergologi che dovrebbero servire ad arginare l’avanzata delle malattie allergiche nella popolazione pediatrica nel prossimo futuro.
Rinite, asma e dermatite le allergie più comuni
La percentuale di bambini allergici in Italia è passata dal 7 al 25% nel giro di 20 anni, assumendo proporzioni ormai impossibili da ignorare. Come sottolineato di recente dagli esperti, l’assenza di strutture apposite così come la tendenza a sottovalutare i sintomi di queste patologie rappresentano in generale gli aspetti più problematici. Unito a fattori quali inquinamento o fumo passivo, nella popolazione infantile tutto ciò si traduce in un milione di casi di rinite, 630.000 bimbi con l’asma e altri 490.000 colpiti da dermatite atopica. Un quadro che potrebbe persino peggiorare guardando anche ai cambiamenti climatici, visto che come afferma il presidente Siaip Gian Luigi Marseglia “secondo studi di proiezione che hanno stimato la crescita delle malattie allergiche sulla base di algoritmi nel prossimo futuro la rinite allergica potrebbe interessare un bambino su due sotto i 14 anni”.
Le tecniche molecolari per cure e diagnosi più precise
Al 21esimo congresso Siaip di Milano, tuttavia, i maggiori esperti in allergologia si riuniranno per “dare una visione dei cambiamenti dei percorsi diagnostici e terapeutici che si prospettano nel prossimo futuro”, come annunciato sul sito dell’evento. ‘Il futuro che avanza’ sarà infatti un’occasione per discutere delle più recenti tecniche molecolari che permetteranno secondo Marseglia di “identificare in maniera più precisa le singole proteine responsabili di reazioni allergiche”, con un importante impatto sia sulla diagnosi che sulle terapie. Il futuro è quindi rappresentato da percorsi di cura sempre più personalizzati che mettono al centro le esigenze dei pazienti, un approccio che Marseglia paragona all’utilizzo di “proiettili intelligenti in grado di colpire in maniera più selettiva i singoli problemi senza alterare l’equilibrio biologico dell’organismo”.