Malattie reumatiche in aumento: per gli esperti serve più prevenzione

Salute e Benessere
Gli anziani sono la categoria più a rischio per le malattie reumatiche (Getty Images)

Artrosi e artrite riguardano il 38% degli over 65, un dato che potrebbe peggiorare con l’invecchiamento della popolazione. Per questo, SIR lancia #Reumadays 2019 per favorire diagnosi precoci 

#Reumadays 2019 è la seconda edizione dell’iniziativa della Società Italiana di Reumatologia (SIR) che, con appositi info point nelle piazze di diverse città, mira a sensibilizzare sempre più persone sull’importanza della prevenzione delle malattie reumatologiche, la cui incidenza sulla popolazione italiana continua a crescere. Secondo i dati diffusi dalla SIR, infatti, il 38% degli over 65 soffrono di artrosi o artrite, mentre il 19% è affetto da osteoporosi; oltre i 75 anni, invece, sono addirittura 8 su 10 le persone colpite da queste patologie. Una situazione che, senza un’efficace prevenzione, è destinata a peggiorare complice l’invecchiamento della popolazione italiana.

Malattie reumatologiche per l’8% della popolazione

“Italiani di tutte le età, occhio alle malattie reumatologiche”. È questo l’appello lanciato dalla SIR, a circa un mese dal debutto di #Reumadays 2019, l’iniziativa che partirà a maggio e farà il giro della Penisola con l’obiettivo di “creare una nuova cultura della prevenzione anche tra gli italiani non più giovanissimi”, come spiegato da Roberto Gerli, presidente eletto dell’associazione. I risultati della campagna ‘Malattie Reumatologiche? No grazie!’ mostrano infatti una preoccupante diffusione di queste patologie, che in generale riguardano l’8% della popolazione italiana e possono in alcuni casi divenire altamente invalidanti: secondo un recente studio, per evitare questo rischio sarebbe cruciale un allenamento moderato ma costante, come 10 minuti di camminata svelta al giorno.

Le patologie reumatiche riguardano anche i giovani

Inoltre, Gerli sottolinea come sia sbagliato collegare le malattie reumatologiche soltanto alla terza età, sebbene gli anziani presentino un rischio maggiore di contrarre queste patologie e rappresentino spesso casi delicati a causa della presenza contemporanea di altre malattie. Tutto ciò non toglie che condizioni quali “artrite reumatoide, connettiviti e spondilite anchilosante possono insorgere anche intorno ai 35-40 anni”, come si legge nel comunicato della SIR. Sono addirittura 10.000 i bambini e adolescenti italiani che soffrono di artrite idiopatica giovanile, malattia autoimmune e particolarmente aggressiva. La campagna ‘Malattie Reumatologiche? No grazie!’, che terminerà in questi giorni, serve dunque a dare al pubblico di ogni età maggiore consapevolezza riguardo a queste patologie, illustrandone ad esempio i sintomi. Grazie a #Reumadays 2019, i cittadini potranno poi incontrare direttamente i reumatologi per un confronto diretto che incoraggi la prevenzione e favorisca di conseguenza le diagnosi precoci. 

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