Giornata mondiale della sindrome di Down: inno all’inclusione sociale

Salute e Benessere
Sindrome di Down (Getty Images)

Una ricorrenza dedicata a tutte le persone che convivono con questa particolare condizione genetica, che ha come obiettivo quello di abbattere le barriere 

Il 21 marzo si celebra la Giornata mondiale della sindrome di Down.
Una ricorrenza dedicata a tutte le persone che convivono con questa particolare condizione genetica, che ha come obiettivo quello di abbattere le barriere, promuovendo la loro inclusione nella società.
Quest’anno, per l’occasione, è stato lanciato un messaggio tanto semplice quanto esaustivo e diretto: “Leave no one behind", che in italiano sta per “non lasciare indietro nessuno”. Un vero e proprio inno all’inclusione sociale che mira a sensibilizzare la popolazione, promuovendo l’inserimento degli individui affetti dalla sindrome in tutte le realtà sociali e lavorative. In Italia sono tra le 35mila e le 40mila le persone con sindrome di Down, l’anomalia genetica che prende il nome dal medico britannico John Langdon Down, che per primo riuscì a descriverne le caratteristiche.

La campagna di sensibilizzazione globale “Reason To Celebrate”

“Non ci sono molti motivi per festeggiare”: è questo il messaggio principale della campagna di sensibilizzazione globale “Reason To Celebrate”, lanciata dal CoorDown Onlus (Coordinamento Nazionale Associazioni delle persone con sindrome di Down).
Il video, che ha come protagonisti individui affetti dalla sindrome di Down, fa una carrellata delle ricorrenze che vengono celebrate lo stesso giorno, facendo notare al pubblico, che mentre gli altri eventi hanno qualcosa da festeggiare, le persone che convivono con questa particolare condizione genetica non hanno alcun motivo per ‘far festa’.

Obiettivo della campagna: promuovere l’inclusione sociale

Il 21 marzo è anche la Giornata Mondiale della Poesia, quella del Nowruz, ideata per solennizzare l’inizio della primavera, e delle Foreste: tre ricorrenze che in comune hanno qualcosa di positivo da celebrale.
Per quanto riguarda, invece, la Giornata mondiale della sindrome di Down, ci sarà da festeggiare quando tutti gli individui con questa specifica anomalia cromosomica potranno godere degli stessi diritti e opportunità di tutta la popolazione.
Una campagna di denuncia che sottolinea quanto nel mondo odierno sia ancora sensibilmente ridotto il numero degli individui con sindrome di Down che riesce ad andare a scuola, trovare un lavoro, fare sport e vivere in autonomia come il resto della popolazione.
"Fintanto che ci sarà l'esigenza di una Giornata vuol dire che dobbiamo ancora lavorare per il riconoscimento e la valorizzazione della diversità e per un cambiamento culturale profondo nei confronti della disabilità”, spiega Antonella Falugiani, Presidente di CoorDown Onlus.

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