Rocco Casalino: “Mi scuso per le parole su Down e anziani”

Politica
(Foto Ansa)
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Il portavoce del presidente del Consiglio chiarisce ancora la sua posizione sul video apparso sulla pagina YouTube di ArcadeTv7: “Ho vissuto sulla mia pelle la violenza e il bullismo, era una simulazione di intervista e mi è stato chiesto di interpretare un personaggio”

"Non ho mai visto quel video, ora mi urta vedermi dire quelle cose. E penso abbia urtato molte altre persone. Non ho nessun problema a chiedere scusa". Con queste parole Rocco Casalino, portavoce del presidente del Consiglio, torna sulla vicenda del video, pubblicato sulla pagina YouTube di ArcadeTv7, che lo ha visto al centro di fortissime polemiche per le parole utilizzate nei confronti delle persone affette da sindrome di Down e degli anziani. E ribadisce ciò che già aveva raccontato: “Condivido che sono considerazioni impensabili. Era una simulazione di intervista e mi è stato chiesto di interpretare un personaggio”.

“Ho vissuto sulla mia pelle la violenza e il bullismo”

“Se qualcuno si è sentito offeso chiedo scusa, ma non penso quello cose”, ha detto Casalino, sottolineando di aver "vissuto sulla mia pelle la violenza, la discriminazione e il bullismo. La mia storia parla per me. Sono stato in Germania dove ci chiamavano Mangiaspaghetti, sono omosessuale e ho subito discriminazioni. Che si possa fare male a persone per la propria diversità non fa parte della mia natura”.

“Anche se era una simulazione è un pugno nello stomaco”

Il portavoce del presidente del Consiglio ha poi ribadito che si trattava di un esercizio in un corso che risale a 10 anni fa, ma ammette che “è un pugno nello stomaco anche se era una simulazione o un personaggio interpretato”. E aggiunge: “Oggi ho chiamato il presidente dell'associazione nazionale persone Down e ho spiegato che si trattava di un fraintendimento, chiedendogli scusa, e per dire che sono sempre a loro disposizione".

Il video

Nel video incriminato, Casalino dice, tra le altre cose, che persone con la sindrome di Down e anziani gli "fanno schifo, come fa schifo un ragno". E ancora: "Non ho nessuna voglia di relazionarmi a loro, non ho nessuna voglia di aiutarli, poveretti che gli è capitata 'sta cosa", dice ancora. E a chi lo riprende per la parola "schifo", lui spiega: "È come a te che fa schifo il ragno, a me è così. Mi danno proprio fastidio. Mi dà imbarazzo. Non mi va di stare dietro ai vecchietti, ai bambini, ai down".

La difesa di Fedocci

E in soccorso, almeno parzialmente, di Casalino, è arrivato il giornalista di NewsMediaset Enrico Fedocci, che parlando del contesto, un corso di giornalismo, ha spiegato che “trattandosi di un'esercitazione giornalistica, gli chiesi di sollecitare gli studenti. Durante la lezione successiva, spiegai ai ragazzi che evidentemente Rocco aveva interpretato una parte proprio per dar loro una notizia ma che non erano cose che pensava". Anche se, ha precisato, Casalino "ha assunto un atteggiamento provocatorio manon stava recitando, nel senso che non era un corso di improvvisazione teatrale".

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