Quanto vivremo? L'età del cuore funziona meglio della carta d’identità

Salute e Benessere
Immagine di archivio (Ansa)

Lo ha dimostrato uno studio della Cleveland Clinic basato sui risultati degli elettrocardiogrammi sotto sforzo condotti da oltre 126 mila pazienti tra il 1991 e il 2015 

Secondo uno studio pubblicato sull’European Journal of Preventive Cardiology, scoprire la propria età biologica, spesso differente da quella anagrafica, non solo rappresenta uno stimolo a dedicarsi maggiormente all’allenamento fisico, ma consente anche di prevedere in modo più accurato quanto a lungo si vivrà. Nel corso della loro ricerca, gli studiosi della Cleveland Clinic hanno preso in esame i risultati degli elettrocardiogrammi sotto sforzo condotti da oltre 126 mila pazienti tra il 1991 e il 2015. Il test consente di valutare la capacità di esercizio fisico, la frequenza cardiaca sotto sforzo e il tempo di recupero: tutti questi dati sono stati utilizzati per determinare, attraverso un algoritmo, l’età biologica di ogni partecipante.

Differenze tra età anagrafica e biologica

I risultati dello studio, hanno permesso ai ricercatori di stabilire che spesso l’età biologica e quella anagrafica non coincidono. Talvolta la seconda risulta nettamente maggiore della prima, ma può verificarsi anche il contrario. Nel caso dei partecipanti al test, la loro età media era di 53,4 anni, eppure la metà del campione risultava fisiologicamente più giovane. Gli esperti evidenziano che la salute fisiologica consente di prevedere la durata della vita di una persona meglio dell’età anagrafica. Dedicarsi regolarmente all’esercizio fisico e seguire un’alimentazione sana può dunque influenzare l’aspettativa di vita.

Il test della Public Health England

Nel corso del 2018, la Public Health England (PHC) ha preparato un test online che ha permesso a molte persone con più di 30 anni di scoprire la propria età cardiaca rispondendo a sedici domandi riguardanti le proprie condizioni fisiche e il proprio stile di vita. Analizzando i dati forniti dalle oltre due milioni di persone che hanno svolto il questionario, gli esperti hanno riscontrato nel 78% dei partecipanti un età cardiaca superiore a quella anagrafica. Il dottor Matt Kearney, del NHS England, spiega che il test potrebbe aver aiutato molte persone a valutare ad adottare uno stile di vita in grado di ridurre significativamente il rischio cardiaco.

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