In trent’anni il 43% dei fumatori europei ha detto addio al tabacco

Salute e Benessere
Foto di achivio (Getty Images)

Lo studio ha preso in esame un campione di 50mila fumatori di 17 paesi con età compresa tra i 16 e i 60. A smettere sono soprattutto le donne intorno ai trent'anni, solitamente in seguito a una gravidanza 

Dal 1980 al 2010 quasi la metà dei fumatori europei ha abbandonato le sigarette. Lo rivela uno studio che ha preso in esame un campione di oltre 50mila fumatori provenienti da 17 paesi del Vecchio Continente con età compresa tra i 16 e i 60 anni, osservando che nell’arco di trent’anni il 43% (21.735 soggetti) di loro ha smesso. Alla ricerca, che rientra all’interno del progetto ‘Ageing lungs in european cohorts’ (Alec), coordinato dall’Imperial College di Londra e finanziato dall'Unione europea attraverso il bando Horizon 2020, ha partecipato anche l’Università di Verona, con un team di studiosi guidati da Simone Accordini.

Gravidanza motivazione più forte per smettere di fumare

Il fumo è il principale fattore di rischio per gran parte delle principali cause di morte e ogni anno circa 1,6 milioni di Europei muoiono a causa del fumo, un dato che rende l'Europa la regione con la maggior percentuale di decessi (16%) attribuibili al tabacco in tutto il mondo. Tuttavia, la ricerca del progetto Alec ha evidenziato una tendenza positiva negli ultimi trent’anni, con sempre più cittadini del Vecchio Continente propensi a liberarsi dal vizio: "I nostri risultati - spiegano i ricercatori dell'ateneo scaligero - indicano che in Europa c'è una consapevolezza crescente degli effetti nocivi del fumo, soprattutto in gravidanza”. E su quest’ultimo aspetto i numeri parlano chiaro: la maggior parte delle donne che smettono di fumare lo fanno attorno ai trent’anni, indicativamente in seguito a una gravidanza, che in media si verifica tra i 26 e i 27 anni in Est Europa, tra il 30 e il 31 in Europa del Sud. Nello specifico, nei paesi meridionali a smettere sono 50 donne su 1000, mentre nei paesi settentrionali la cifra sale a 80 su 1000. “Questo indica che proteggere il bambino durante la gravidanza è la motivazione più forte nella decisione di smettere di fumare per le donne”, concludono gli studiosi.

Nell’Europa del Nord maggiore consapevolezza

Infine, i dati mostrano che in Scandinavia e Regno Unito, ogni anno, 50 su 1000 fumatori riescono a smettere, mentre nei paesi del Sud, Italia compresa, sono solo 30 su 1000 i soggetti che dicono addio al tabacco, evidenziando una minore consapevolezza dei rischi. "Serve, quindi - commenta Alessandro Marcon, tra gli autori dello studio - mettere in atto politiche più efficaci per ridurre ulteriormente il numero di fumatori in Italia e nel Sud Europa. Occorre inoltre aumentare gli sforzi per diminuire l'accesso al fumo nei più giovani, visto che, da quanto emerge dalle nostre ricerche, iniziare a fumare durante la prima adolescenza porta a una dipendenza più forte”.

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